Profondo Rosso

Avete nostalgia di Briatore?

Certo che a volte le coincidenze della vita sono bizzarre.

Sta per tornare Flavio Briatore.

In televisione.

Non che la cosa mi appassioni o mi interessi, ma sono incappato in una serie di spot che promuovevano un reality (o qualcosa del genere) che vedrà l'ex Epta (ha vinto, il geometra di Cuneo, sette mondiali di F1 fra costruttori e piloti) nei panni del grande protagonista.

Il tutto mentre si avvicina, ohibò, il Gran Premio di Singapore.

Singapore!

Io c'ero, nella notte magica del 2008.

All'alba stavo in aeroporto. Destinazione Europa. Con chi? Con Briatore.

Ridendo gli dissi: sei un bell'animale, ha fatto andare fuori Piquet junior pur di far vincere Alonso.

Lui mi rispose (tutto pubblicato sui quotidiani del day after, eh): impossibile, quello è così scarso che se anche gli ordinassi una porcata non riuscirebbe ad eseguirla.

Un anno dopo scoppiò lo scandalo. Piquet junior che tramite Piquet senior accusa di essere stato indotto all'incidente volontario, per favorire la Renault del compagno di squadra Alonso (in effetti, poi vincitore).

Il processo voluto da Mosley, nei panni (Mosley) di indagatore, pubblico ministero e giudice unico. Roba che neanche Marco Travaglio.

La condanna.

L'intervento della magistratura francese.

L'annullamento della sentenza per ragioni procedurali.

Infine, il patteggiamento. Nessuno ha capito di cosa Briatore si sia riconosciuto responsabile, comunque ha accettato di starsene al bando (mica alla gogna: in barca con la Gregoraci) per un paio di stagioni.

Quando scoppiò il casino, io scrissi quanto segue.

Conosco Flavione dal 1989.

Lo ritengo capace di tutto. Di tutto.

Egli medesimo esprime una idea dell'Italia che dista anni luce dalla mia, che infatti sono un povero sfigato.

Però, nel caso specifico, proprio perchè lo conosco, non ho ritenuto credibile (questo scrissi e confermo) un suo coinvolgimento diretto nell'intrigo. Per una ragione semplicissima: Briatore sa tutto di affari, conti correnti, sponsorizzazioni e bla bla bla, ma non ha la competenza di un tecnico, di un ingegnere, per architettare una truffa che si basa, per ottenere il risultato finale, su calcolin raffinatissimi (X va a sbattere, entra la safety, Y ha già fatto il pit stop, da A a Z invece no e Y si prende un vantaggio decisivo).

Ma qui siamo sul terreno delle opinioni e delle ipotesi.

Viceversa, il ritorno (televisivo) del geometra di Cuneo mi spinge a formulare una domanda.

Tutta in chiave Formula Uno (dove peraltro il soggetto ha interessi fortissimi, da certi affari di Alonso alla carriera di Webber, eccetera).

Cioè.

Lo rimpiangete?

Lo rimpiangiamo?

Era/è un personaggio che avrebbe potuto e ancora potrebbe giovare alle sorti del settore?

Oppure faremmo bene a dimenticarcene, apprezzandolo (si fa per dire) esclusivamente nei panni del sosia italiano di Donald Trump?

Fatemi sapere cosa ne pensate.

Buona domenica a tutti.

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