Profondo Rosso

Il mio Pagellone di Sing Sing (2)

Vediamo di completare il Pagellone di Sing Sing.

FERRARI, 5. Se vogliamo la valutazione non riguarda il comportamento della macchina nella notte della domenica: tutto sommato la prestazione era decente, sebbene McLaren e Red Bull avessero chiaramente un altro passo. Però non puoi presentarti su un tracciato cittadino, conosciutissimo allo staff, per beccarti un secondo al giro al sabato. Mi risulta che gli adattamenti studiati a Fiorano per la gara by night non abbiano funzionato e ciò spiega anche le frase post race di Alonso ('Non possiamo certo continuare così') più di qualunque elucubrazione del cronista. Dopo di che, ventinove punti di vantaggio sono meglio di ventinove punti di svantaggio, Catalano insegna.

MASSA, 6,5. L'ho già accennato a caldo: a me non è dispiaciuto. Ovviamente parlavo esclusivamente del Gran Premio, perchè al sabato era stato penosetto. Direi che in corsa ci sta mettendo una grinta che sembrava aver smarrito in qualche anfratto della memoria. Non sarebbe male se tentasse di chiarire i motivi di un rendimento paurosamente deficitario per oltre metà campionato. Ma come esclamava quel tale, un bel tacer non fu mai scritto.

ALONSO, 7. Ha recitato il copione alla pagina che recita: tu dammi una macchina e io il massimo che posso estrarre dalla medesima lo estrarrò. Ormai è un classico e qui risiede la sua grandezza. Nego avesse occasione di fare meglio e continuo a considerare semplicemente miracolosa (dunque, straordinaria) la sua leadership nel mondiale. Poi, si capisce, se qualche Cloggaro me lo definisce 'il più grande pilota nella storia della Ferrari', uhm, io sono un estimatore di Fernandel, ho imparato pure a volergli bene, però per certi discorsi facciamo che è meglio ripassare quando avrà vinto non dico uno, ma almeno cinque titoli mondiali, ok?

RED BULL, 8,5. Rieccoli, los Bibitaros.  La McLaren di Ham andava più forte, ma hanno vinto loro e tanto di cappello. Fu vera gloria? Te lo dico alla fine del Gran Premio del Giappone. Quest'anno la Lattina è una macchina che troppo dipende, sulle prestazioni, dalle caratteristiche dei circuiti. E questo, per chi ricorda il 2011 di Vettel, perfetto praticamente ovunque, è molto. molto strano. Anzi, facciamo che rappresenta la vera anomalia del campionato. Comunque, se azzeccano tutto sempre, nelle sei piste che rimangono, Seb riconquista il titolo e dunque prossimamente su questi schermi avremo a Maranello un tizio almeno tre volte campione del mondo.  Non spagnolo d'origine.

PIRELLI, 10. Non per le gomme che fornisce, sulle quali ognuno è libero di pensarla come meglio crede. Ma per l'idea, che raccontano partorita  direttamente da Ollio Hembery con il consenso di Tronchetti, di offrire a Kubica il ruolo di 'tester' pneumatico per il 2013. Non so se sia una iniziativa realizzabile, però il solo averci pensato merita un applauso.

(2, fine)

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