Profondo Rosso

Schumi, addio bis: le parole

Stavolta non c'era la stessa emozione di Monza2006.

Schumi ha convocato i giornalisti a Suzuka. E ha formalizzato l'addio bis.

Per non cadere in commozione, trascrivo le sue parole.

A più tardi per un commento ragionato (spero).

"Senza dubbio in questi tre anni io e la Mercedes non siamo riusciti a centrare l'obiettivo che ci eravamo dati: conquistare il titolo mondiale. Per me, sarebbe stato l'ottavo.

Ciò nonostante io rimango orgoglioso e fiero di quanto ho conquistato nell'arco della mia carriera.

Nel corso degli ultimi sei anni (post 2006, ndT) ho imparato molte cose a proposito di me stesso.Ad esempio ho imparato ad essere più aperto nei confronti del prossimo, senza perdere in concentrazione. E ho imparato che perdere può essere più istruttivo delle vittorie. Negli anni della giovinezza non lo capivo. Ora sì. E ho imparato l'importanza di riuscire a fare ciò che ami fare. Tutti dovrebbero vivere in compagnia delle loro convinzioni e io sono stato in grado di farlo.

Ciò che mi spinge a ritirarmi somiglia alla situazione del 2006. Allora scelsi di smettere perchè, come dissi, le mie batterie erano completamente scariche. Adesso, dopo tre stagioni con Mercedes, mi sono accorto che di nuovo la spia segna rosso. E non so se ci sia più tempo per ricaricarle ancora. Ci ho pensato e ho ritenuto che smettere definitivamente sia la decisione migliore.

Non ho sentimenti negativi. Ringrazio la Daimler Benz per il supporto che mi ha dato e ringrazio anche tutti gli appassionati, sparsi per il mondo, che per oltre vent'anni mi hanno incitato e seguito con affetto.

Ora voglio solo chiudere in bellezza la stagione e la carriera".

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