Il mio Pagellone al Sushi (1)
Banzai. Kamasutra. Samurai. Sake. Sushi. Kamikaze. Tenno.
Tutto ciò premesso, veniamo al mio Pagellone nipponico.
Tora! Tora! Tora!
ALONSO, ng. Francamente, non saprei cosa dire. Le qualifiche sono state compromesse, almeno in parte, dalle bandiere gialle. La corsa è durata meno di un minuto, causa (è la mia opinione, è l'opinione di Kimi, è l'opinione di Fernando, è l'opinione della Ferrari, è l'opinione della Lotus, è l'opinione dei commissari di gara...) un banale, 'normale', incidente di corsa.
Credo che Fernandel si renda conto di avere tra le mani una clessidra. La sabbia scivola e con la sabbia scivola via il titolo. Comprendo la frustrazione, considerata la stagione straordinaria fin qui vissuta. Aggiungo che due incidenti in partenza, non imputabili al diretto interessato, non possono essere paragonati, sulla bilancia di culo/sfiga, a rotture meccaniche. Ma non voglio convincere nessuno, per carità.
Di sicuro ha ragione, Alonso, quando afferma che le più recenti modifiche introdotte sulla F2012 non hanno dato i frutti sperati. Se vai a Suzuka e Massa, secondo!, di fatto sta lontanissimo dalla Red Bull, che nemmeno tira al massimo, ehm ehm, cosa dovremmo sostenere, che la macchina sta progredendo?
KIMI, 5. Sorvolo sull'episodio in partenza, per le ragioni dette sopra. Raikkonen non c'entra niente, non ha fatto nulla di male, si è comportato da pilota in lizza per il titolo (e Alonso pure, naturalmente).
Ma in Giappone a me il Biondino non è piaciuto. In qualifica ha toppato e alla fine stava dietro a Grosjean. In gara l'ho trovato moscio, quasi ingrigito. Come depresso, per la consapevolezza che la Lotus (e non è colpa del Santo Bevitore) sembra aver esaurito i margini di crescita. Dico, da suo accanito ammiratore, che non era nel migliore dei week end. Ciò nonostante, resta terzo nel mondiale e ha ancora la teorica possibilità di vincerlo. Io sono un folle sognatore e non mi rassegno...
HAMILTON, 4. Oh, qui volano gli stracci e le stoviglie. La relazione (rotta) tra il Nero e la McLaren sta producendo un fall-out radioattivo. Lewis bercia contro il team e il team fa comunicati per dire che le responsabilità sono solo di chi guida. Una sceneggiata pietosa. Se non altro Ferrari, quando si separò da Lauda, troncò di netto (su richiesta dell'austriaco), proprio per evitare penosi spettacolini. Aggiungo che Ham ha il sacrosanto diritto di accasarsi in Mercedes, ma se poi si presenta dichiarando: beh, tanto so già che nel 2013 non vincerò nemmeno un Gran Premio, ecco, ferma un attimo, io ti considero un fuoriclasse assoluto, ma da quando sei in F1 non è che hai conquistato cinque mondiali, ne hai vinto uno e di sghetto. Talvolta sono sfiorato dal sospetto che Lewis goda di un eccesso di autostima. Peccato, perchè, messi pari tutti, tutti sulla stessa macchina, aaarrrgggghhh, io continuo a credere sia il meglio fico del bigoncio.
PEREZ, 3. Diciamolo. Con la bella puttanata che ha fatto ha regalato lo straccio di un sorriso a Montezemolo. Sì, d'accordo, è giovane e i giovani sbagliano per troppa passione. Ma tu dimmi se il messicano a Suzuka fosse stato al volante di una Ferrari e avesse fatto una bambinata del genere. Chi lo avrebbe applaudito o giustificato? Io, anche se sta sulla Sauber, non lo applaudo e non lo giustifico. Dopo di che e in generale, avercene di 'acerbi' così in circolazione...
GROSJEAN, 0. Non molto tempo fa, in sede di Clog, il mio amico e maestro Nicola Nenci osò paragonarlo (ricordate?) a Gilles. L'ufficio legale del Paradiso sta approntando le querele. Sto cominciando persino a pensare che Kimi, quando sarà un nonno intento a sorseggiare vodka ghiacciata, dirà ai nipotini: bambini, voi non ci crederete, ma io ho avuto come compagno di squadra uno che si chiamava Grosjean e c'era addirittura qualche buontempone che lo considerava più forte di me....
(1, continua)