Profondo Rosso

Il mio Pagellone al Sushi (2)

E' in arrivo Pak Doo Ik.

Nell'attesa, completiamo il pagellone al Sushi.

RED BULL & VETTEL 10. Veramente il voto andrebbe assegnato ad Adrian Newey, per la semplice ragione che nell'ultimissimo periodo qualcosa è accaduto.

La faccio breve.

Fino a Monza, i Bibitari erano competitivi soltanto su un certo tipo di piste. E infatti todos, non solo Alonso, indicavano nella McLaren di Hamilton il vero pericolo per la Rossa.

Fino a Monza, più di una volta avevamo visto Vettel soffrire di crampi allo stomaco, soprattutto in qualifica.

Poi andiamo a Singapore e, puf!, la Red Bull sembra tornata quella del 2011.

Tra Singapore e Suzuka, piste ovviamente diversissime, la Lattina magica evidentemente è tornata tale. Gli sviluppi adottati da Newey meravigliosamente funzionano. Cosa che, fino al Gran Premio numero 14 della stagione, era stata riscontrata solo occasionalmente.

Che dire? Bravi.

Vettel, quando ha la macchina santa, è un profeta. Poichè si moltiplicano i paragoni con lo Schumi della giovinezza, mi limiterò alla seguente, modesta osservazione, sul prossimo ferrarista: Michelone, con vettura modesta, ai suoi bei giorni era comunque un Fenomeno (vedi Rossa del 1996/1997/1998). Vettel, non so.

Poi è chiaro che se Brufolo vince il terzo titolo consecutivo, considerata l'anagrafe, ha ottime chances di abbattere, in prospettiva, i record del Vecchio Zio. Ma io credo che tra i due, presi al top del rispettivo rendimento, una differenza ci sia.

MASSA, 8.  Tanto, che te lo dico a fare?

In Giappone ha corso molto bene, considerata la situazione di partenza e valutate le circostanze.

Senza i guai al via di Webber e di Alonso sul podio non ci sarebbe mai arrivato, ma se non altro da un po' di tempo in qua il brasiliano sta dimostrando consistenza e dignità.

Io so già come andrà a finire il tormentone contrattuale, al limite non capisco ma mi adeguo (Ferrini, Quelli della notte, Arbore, 1985), ma resta la domanda sullo sfondo.

Se prendi il Massa 2010/2011/2012 (escluse le ultime tre o quattro gare) il dado è tratto.

Se pensi alle alternative immediate e a Vettel sullo sfondo, il dado è ritratto e ritratto pure io.

Ma insomma, ordem e progressio, inno do Brazil e va mo là.

KOBA, 8. Sapete che io sono un estimatore del Samurai.

Credo anche che la coabitazione con Perez (al di là di tutto, molto protetto in certi ambienti, visto che ha dietro Slim, l'uomo più ricco del pianeta: e Montezemolo che dice no a Slim, ecco, insomma, magari è una cosa sulla quale gli spiriti liberi potrebbero riflettere, sommessamente) gli abbia sottratto la luce dei riflettori.

Koba è tosto, generoso. Mi sarebbe piaciuto vederlo su una monoposto globalmente più competitiva.

Temo non accadrà mai.

TWITTER, 0. E voi pensatela come volete, sui social network. Ma uno può arrivare alla terza età e sentirsi dire che Hamilton si è incacchiato con Button perchè Button non è più un suo 'follower'? Salvo poi smentire, il Nero, poche ore dopo, non essendo mai stato Jenson un folloconquelchesegue?

Io trasecolo e adiro e poi piantiamola lì, che è meglio.

MERCEDES, 0. Lasciamo stare il kappao iniziale di Rosberg. Ma, visto che siamo appena stati testimoni dell'addio bis di Schumi, questi qui della Daimler Benz non si vergognano di aver dato all'Epta, per tre anni, un cesso di macchina? E vabbè che gli hanno dato pure sessanta milioni di euro, vabbè che comunque Schumi tornando si è sputtanato da solo, eppure a tutto dovrebbe esserci un limite. O forse no: io Hamilton lo vedo male male...

E adesso arriva davvero Pak Doo Ik...

(2, fine)

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