Profondo Rosso

Quei sospetti (inutili?) sulla Red Bull

Come forse qualcuno tra voi avrà notato, non sto dedicando molta attenzione alla pioggia di sospetti che si sta abbattendo sulla Red Bull.

L'ultimo scroscio di pettegolezzi riguarda la flessibilità dell'ala anteriore di Los Bibitaros.

Mi pare che la Fia, informalmente, abbia liquidato l'argomento alla stregua di una bufala.

Ma non è questo il punto.

Semplicemente, da anni anni e anni, a me capita di sentir sussurrare accuse nei confronti di quelli che stanno vincendo.

All'inizio del millennio Internet non aveva ancora la potenza di oggi, eppure vi assicuro che c'erano numerosi colleghi britannici pronti a sostenere che la Ferrari dominava (ad esempio nel 2002 e nel 2004) perchè Brawn (e chi, se no?...) aveva trovato la maniera di interpretare subdolamente le regole, aggirandole con il consenso di certi amichetti stanziati negli uffici di Parigi,

E ancora prima, doppietta di Schumi con la Benetton, il paddock era pieno di gente disposta a scommettere che la macchina di Briatore era 'illegale'.

Ora, io non intendo fare la fine di Muzio Scevola.

La mano sul fuoco non la metto per nessuno. Men che meno per la Red Bull, che utilizza ingegneri abilissimi nello sbrigliare la fantasia (vedi scarichi soffiati, mappature 'mobili' dei motori, eccetera).

Però, delle due l'una.

O si accetta la credibilità di un sistema nel quale è previsto che l'esercizio del potere arbitrale spetti ad una autorità presuntivamente indipendente (appunto, la Fia). E dunque ci si attiene al verdetto del Regolatore.

Oppure si contesta alla radice la serietà dell'organizzazione, considerandone azzerata la citata credibilità.

In tal caso, liberi tutti. Però le conseguenze sarebbero ovvie: fine del campionato del mondo di Formula Uno e definitiva trasformazione della F1 medesima in un baraccone stile wrestling (e non ci siamo tanto lontani, eh).

Conviene fidarsi, in mancanza di alternative.

Ps. Del resto, è sorprendente (eufemismo) notare come, storicamente, i sospetti non investano mai una monoposto che perde...

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