Profondo Rosso

Il ‘mio’ referendum (Leave me alone, I know what I’m doing)

Bene, adesso tocca a me.

E' vero che ho scritto, nel presentare il Referendum natalizio, che presumibilmente le mie opinioni erano arcinote.

Ma mica è detto.

E poi, mi voglio divertire.

Dunque, si proceda. Con ordine (Ordem e progressio, o qualcosa del genere, il motto della repubblica brasiliana, ai tempi di Ayrton avevo imparato l'inno a memoria, poi Barrichello e Massa non mi hanno aiutato a conservarla, la memoria).

1. MIGLIOR PILOTA.

KIMI. Senza discussioni. Voglio dire: dal mio punto di vista, nel giudizio bisogna tenere conto di tutto. Anche delle aspettative alla vigilia, della macchina che hai avuto a disposizione, della tua preparazione. Non che io dubitassi del Biondino, però veniva da due anni extra Circus e inoltre saliva su una macchina che nel 2011 era stata una deprimente carcassa. Insomma, non è una sorpresa il Triplete di Vettel e ci sta che Alonso, che è bravissimo e stop, riesca a far rendere 120 una Ferrari da settanta o ottanta. Ma la Lotus? Dopo ventiquattro mesi a bere vodka e fare escursioni a testa in giù sulle strade dei rally? No, dico, la continuità di rendimento di Raikkonen è stata clamorosa, il terzo posto nella classifica mondiale è clamoroso e tanti saluti ad Abramo. Aggiungo una cosa. La Ferrari per il dopo Massa ha scelto Massa e la McLaren per il dopo Hamilton ha puntato su Perez. Io invece sarei andato sull'usato sicuro finlandese, anche se mi rendo conto di quanto sia complicato, nelle logiche di Ferrari e McLaren, gestire un tizio che se gli parli ti risponde 'Leave me alone' e se gli ricordi un particolare tecnico ti risponde 'Yes yes yes I know what I am doing'. Quindi è giusto che il Santo Bevitore rimanga alla Lotus. Ma è anche un peccato.

2. PEGGIOR PILOTA.

WEBBER. Sempre nella logica driver-mezzo disponibile-aspettative-carriera.  Lo so che ha vinto due Gran Premi. Ma stava sulla Red Bull e com'è come non è al dunque, al momento della verità eccetera e bla bla bla, salta sempre fuori Vettel. Se poi uno sospetta che i Bibitari non gli diano lo stesso materiale di Seb, non si capisce per quale oscura ragione a inizio estate l'australiano abbia rifiutato la non cattiva proposta della Ferrari. Se si trattano da Lato B (di un 45 giri, Rihanna non c'entra) certamente non ti dovrebbe spaventare la partnership di Alonso. Quindi, oggettivamente incomprensibile (tra parentesi, non mi è piaciuta la sua partenza in Brasile, considerati gli interessi in palio. Va bene la competitività, ma se sono Mateschintz o come capperen si scriven, ecco, io ti appendo per le orecchie all'albero di Natale e ti lascio lì fino alla Befana. Di sicuro, Todt avrebbe agito così).

3. PILOTA RIVELAZIONE

HULKENBERG. Certamente e senza balle. D'accordo, raramente lo abbiamo visto battagliare davanti, però è anche vero che la Force India non ha mai avuto un momento stile Williams a Barcellona. A me questo tedesco piace e quindi mi dispiace che ai massimi livelli non venga sufficientemente considerato. Io non ho niente contro Perez, per dire. Penso che il messicano, anche per ridicolizzare chi aveva avanzato certe teorie post Malesia, a Monza abbiamo fatto benissimo a sorpassare Fernando. Ma non sono poi così sicuro che valga più di Hulk. Ci sono carriere che misteriosamente non decollano o che pure decollano in ritardo. E altre che decollano con sorprendente rapidità. E' la vita.

4. DEMOLITION MAN.

Uhm. Standing ovescion per Grosjean, per carità. Ma Maldonado è un bel contender. Io al Galà della Fia, invece di infliggere lo strazio della premiazione a Kimi, se fossi in Todt organizzerei una gara stile baracconi. Autoscontro. Il venezuelano di qua, il francese di là. Premio finale un calcinculo verso le stelle.

(1, continua)

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