Tra Bernie e Schumi
Dice Bernie Ecclestone che Schumi avrebbe fatto meglio a non tornare, a inizio 2010.
Curiosa nemesi.
Ecclestone sostiene quanto io, molto molto modestamente, ebbi a dire e a scrivere a fine 2009.
Dunque, dovrei compiacermi.
Invece, paradossalmente, mi incazzo.
Nel senso che Ecclestone è stato tra i più accesi fan del Come Back del Vecchio Zio.
Ora che le cose non hanno funzionato, l'ottuagenario viene a farci la morale.
Ah, no.
Troppo facile.
Bisognava, andando contro le esigenze del Business, dire, se lo si pensava, appunto tre anni fa che, rientrando, il marito di Corinna si esponeva a un rischio pesantissimo.
Nel senso che, a meno di non voler vendere fumo, da anni e anni nella F1 moderna il pilota conta meno di quinto (e sto largo) nei risultati della macchina.
Capisco che l'argomento sia impopolare, perchè a noi piace accapigliarci, sanamente, su questo e su quello, su Alonso e su Kimi, su Vettel e su Hamilton, eccetera.
Ma noi, in questa sede, siamo gente seria.
L'Alonso del biennio Renault post McLaren vagava nelle retrovie (a parte incidenti farlocchi).
Kimi nel 2009, con quella Rossa, a parte Spa, non la vedeva mai.
Schumi nel 2005, con quella Ferrari, lo doppiavano cani e porci.
Hamilton temo non sia messo benissimo con Mercedes nel 2013.
E potrei allungare l'elenco.
Forse è venuto il tempo che qualcuno, non per le battute sulle bandiere di Interlagos, accompagni gentilmente Ecclestone verso un meritato, dorato, sereno riposo.
E non solo lui, s'intende, sarebbe da accompagnare.
Quanto a Schumi, per chiudere, io ero contrario al ritorno. Ne ho apprezzato il coraggio. Mi dispiace che un ragazzino di oggi, ancora bambino piccolo nel 2006, pensi, ammesso e non concesso gli interessi la F1, di aver visto, per tre stagioni, un pilota qualsiasi, un vecchietto qualunque.
E' questo che brucia.
Oggi, per altre cose, parlavo con il mio amico Alberto Tomba.
Mi ha detto: mi è dispiaciuto, ma credo di aver fatto bene, a smettere da vincente nel 1998. E a rifiutare le sirene del ritorno.
Alberto è stato più saggio di Michelone, tutto qua.