Profondo Rosso

Ferrari 2013, perchè non ci credo

Sta per suonare la campanella.

Fine imminente della ricreazione.

Voglio provare, con il vostro contributo, a mettere in fila i pro e i contro dei team più popolari in vista della stagione 2013.

You could call me Nostradamus.

Cominciamo, per dovere di patriottismo e per affetto personale, dalla Ferrari.

Partendo dagli elementi negativi, dalle supposizioni che inducono allo scetticismo.

Poi, in altro post, parleremo di ciò che incoraggia l'ottimismo.

Allora, Ferrari 2013. Io non ci credo perchè...

1) Non penso che le strombazzate modifiche al regolamento possano sul serio sottrarre ai Bibitari il vantaggio che hanno stabilmente acquisito sul terreno (minato) della aerodinamica.

2) Presi come eravamo dal delirio per il Dream Team di Schumi e di Todt, in pochi ci facemmo caso. Eppure la Rossa iniziò a collezionare trionfi quando, a fine anni Novanta, diventò pienamente operativa la galleria del vento disegnata da Renzo Piano. Galleria all'epoca moderna ed efficiente.

3) E' vero che viviamo i giorni della Connessione Globale, ma l'idea che una macchina da corsa venga fabbricata a Fiorano e poi sviluppata aerodinamicamente a Colonia, ecco, insomma, non mi pare il top dello splendore organizzativo, anche se mi rendo conto che non c'erano alternative credibili e praticabili. Almeno, non nell'immediato.

4) I progettisti Ferrari, facciamo i creativi Ferrari, sostanzialmente stanno un gradino sotto Adrian Newey.

5) Ho la vaga impressione che durante la lunga agonia autunnale del mondiale 2012 qualcosa si sia incrinato, nel rapporto tra Fernando Alonso e la Scuderia. Per carità, sono solo frammenti di sensazioni, ma certamente l'Alonso di ottobre e novembre manifestava un disappunto nei confronti dei metodi di lavoro della squadra. Dunque mi chiedo: e cosa succede se la stagione comincia 'piano', in stile un anno fa?

6) Non so fino a che punto l'ipotesi sia credibile, ma da fuori qualcuno può immaginare che a Fernando non garbino le troppe allusioni sull'inevitabile futuro in Rosso di Seb Vettel. E così si torna al punto 5.

7) Non è un mistero che, nella bizzarra vicenda delle bandiere di Interlagos, il clan spagnolo che circonda Alonso spingesse per una azione Ferrari molto più spettacolare e più drastica, cioè per un ricorso. Montezemolo e Domenicali, che non volevano invece esporsi ad una inutile figuraccia, optarono saggiamente per la famosa lettera. Qualcuno non ha gradito.

8) Il rendimento di Massa è una incognita assoluta.

9) Trovo imbarazzante il fatto che a Maranello si senta dire: ah, beh, con Hamilton in Mercedes non avremo più la McLaren tra i piedi. Uhm, ma ne siete proprio sicuri sicuri?

10) Conviene sperare che il Dio delle corse sia ferrarista.

(1, continua)

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