Profondo Rosso

2013, il primo conflitto Bibitari-Ferrari

Interrompo le prestazioni in stile Nostradamus per commentare il primo focolaio di guerriglia Bibitari-Rossa del 2013.

Helmut Marko è un tipo che non ama le mezze misure.

Scrivendo sulla rivista ufficiale della Red Bull, l'ex pilota di prototipi (anche Ferrari) ha sganciato una serie di puzzolenti fialette (però, a scanso di equivoci, talvolta la verità manda un cattivo odore).

In sintesi.

1) Alonso si occupa troppo di politica (non in senso elettorale italiano o spagnolo).

2) Alonso passa troppo tempo su Internet.

3) Quando Alonso diceva, a fine estate o inizio autunno, 'il mio vero rivale è Hamilton' oppure 'lotto contro Newey', i Bibitari deciso di ignorarlo.

4) Se Alonso, insiste Marko, avesse ragione quando sostiene che tutti i meriti sono di Newey, beh, allora dovremmo, quando vinciamo, far sempre doppietta, cosa che nel 2012 non risulta essere accaduto.

5) Vettel, al contrario di Alonso, non legge i giornali, non va mai su Internet (cazzo, si perde anche il Clog?!?) e forse per questo nei finali di stagione è più lucido e competitivo dei suoi avversari.

6) Enzo Ferrari ci avrebbe fatto i complimenti per la vittoria e avrebbe strigliato i suoi per spingerli a batterci.

7) Dove sono finiti, dopo Abu Dhabi e Brasile, tutti quelli che dicevano che Vettel non sa sorpassare?

8) Jackie Stewart ha rotto los cocones, non può venire a dire che per dimostrarsi grande Vettel deve vincere senza Red Bull, proprio lui che vinceva solo con Ken Tyrrell, sotto varie denominazioni.

9) Alonso, che appunto sta sempre su Internet, ha replicato così: 'Sono lusingato di sapere che in Red Bull mi considerano ancora l'avversario numero uno e senza nemmeno aver visto la nuova Ferrari girare'.

10) Sono aperte ufficialmente le indagini. Helmut Marko si consulta con Amico di Robben o con Mazgiorg, prima di esporre le sue affascinanti teorie?

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