Profondo Rosso

Il mio Pagellone malese (1)

Uhm, mica facile stilare le pagelle malesi! Comunque ci proverò, in due o tre parti. Intanto, grazie ancora per la gigantesca frequentazione di questo ameno luogo.

RED BULL, 5. S'intende, il voto è una media. Se stiamo alla prestazione, boh, saranno anche a disagio con le gomme, però poi fanno pole e doppietta. Viceversa, è imbarazzante (eufemismo) che alla seconda (seconda!) gara del campionato i Bibitari abbiano già ordini di scuderia da impartire. I Bibitari, che per anni ci hanno dato lezione di trasparenza, ironizzando sulle debolezze dei concorrenti (italiani, si capisce). Ora, io a quelli che si proclamano puri e migliori del prossimo ci credo poco, in qualunque contesto. Adesso abbiamo la prova provata che l'allegra combriccola di Herr Mateschnitz ci marciava e ci marcia. Aggiungo che, con un pizzico di dietrologia d'accatto, uno sarebbe anche legittimato a pensare che quell'ordine (posizioni da conservare dopo l'ultimo pit stop, in nome delle gomme) nascesse dalla convinzione che, vista la griglia, davanti ci sarebbe stato Seb.

Comunque e per sempre, non venite più a dirmi che solo la Ferrari fa i giochetti, eh. Anche la mia pazienza di vecchio rincoglionito ha un limite.

VETTEL, 5. Anche qui, il voto è una media. Il pilota è fuori discussione, anche la mossa estrema ai danni di Webber è stata degna di un fuoriclasse. Dopo di che, si passa all'altro elemento. Mi dispiace, ladies and gentlemen. Qui non ci sono Angeli e Demoni. Non ci sono mai stati. Io me la presi, una vita fa, con il povero Lucio Dalla, perchè nella sua canzone 'Ayrton' aveva descritto un Senna indifferente tra vittoria e piazzamenti. Ero amico del brasiliano e sapevo che in nome del primo posto avrebbe asfaltato persino sua nonna!

Dunque, ho sempre trovato curiosa la pretesa diversità tra stile di un Vettel e stile di un Alonso. Ma per favore, dai. Vettel ha tradito un patto liberamente sottoscritto, saprà lui come si sente dentro, eccetera. Aggiungo che, dopo la prima zuffa con Prost a Imola nel 1989, Senna non chiese mai scusa, si limitò ad una frase di circostanza, mantenne il punto e il resto è noto. Seb, con quella ammenda pubblica così plateale e chissà quanto sincera, mi ha lasciato ulteriormente perplesso. Credevi fosse tuo diritto agire da stronzo? E allora vai avanti, se no...

COLAJANNI, 10. No, dico, ne vogliamo parlare? Fine Gp, il Dom va in tv e dice, papale papale: abbiamo sbagliato, Alonso doveva rientrare subito, è stato un azzardo. Ci fosse stato ancora il perfido Cola, certamente avrebbe informato Fernando, prima della sua esternazione on the video, sulla opinione del capo. Ma il Cola ha cambiato mestiere, Alonso viene fuori e dice: abbiamo fatto la scelta giusta, la ripeterei subito.

Non sarebbe cambiato nada, è tutto senno di poi, le corse si vincono in pista e non fuori, però certe cose andrebbero registrate meglio, no?

(1, continua)

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