Profondo Rosso

Il mio Pagellone malese (3)

E vediamo di completare il pagellone malese.

ROSS BRAWN, 4. Dategli una banana. Magari già sbucciata, così risparmia la fatica. Io sono un suo grande ammiratore, ci mancherebbe. Però, a scanso di equivoci, gli ordini di scuderia a mondiale in ballo li capisco. Al secondo Gran Premio, mica tanto. Nella logica Mercedes (cioè aziendale, cioè punti per la classifica dei costruttori) non cambiava un cappero, con Rosberg terzo e Ham quarto. E inoltre sono queste le cose che allontanano i più giovani dalla Formula Uno, perchè sono oggettivamente incomprensibili e impossibili da giustificare.

Resta inteso che Ross ha vinto una decina di titoli mondiali e io zero, ma non è che chi vince ha sempre ragione.

HAM, 10. Al netto dell'episodio precedente, lo gratifico del massimo dei voti per la mezza sosta al parcheggio McLaren. Genialata assoluta. Io al posto di Whitmarsh le gomme gliele avrei cambiate e poi gli avrei chiesto di pagare il ticket. Aggiungo che, in tre anni di Mercedes, il Vecchio Zio non si era mai presentato davanti ai meccanici Ferrari. Come cantava Sammy Barbot nel 1982? Aria, aria di casa mia, aria di libertà.

HULK, 7. Credo di aver già detto che mi è piaciuto assai. Sorvolo sulle ruvide opposizioni a Kimi: erano esagerate, soprattutto perchè il Biondino sotto il casco dormiva e dunque non c'era bisogni di tanta animosità. Hulk è un soggetto interessante e non da oggi.

BUTTON, 8. Fino al capolavoro dei bullonari McLaren era stato il miglior pilota in pista e la cosa deve meravigliare fino ad un certo punto, se si considera la sua abilità in circostanze complesse. Per quanto riguarda la macchina, non so: ricorda abbastanza la Ferrari di inizio 2012, solo che in quei frangenti Nando portò a casa una valanga di punti.

PAOLO PONZO, 10 e lode. Non c'entra niente, era un mio amico carissimo che giocava una volta nel Modena. Oggi ho fatto 800 km in auto, tra andata e ritorno, per andare a seppellirlo. Gli piaceva Schumi e io gli ho voluto bene.

(3, fine)

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