Profondo Rosso

Il mio Pagellone cinese (2)

Seconda sessione di pagellone cinese.

RED BULL/WEBBER 0. Il voto è in esclusiva per il team e riguarda ovviamente le allucinanti disavventure capitate al pilota. Alcuni forse ricordano come io non creda per niente ai complotti. Anzi, ritengo che l'Italia sia ridotta come è ridotta anche perchè ci sono numerosi babbei che coltivano il mito della congiura globale permanente. Quindi, escludo che i Bibitari abbiano deliberatamente sabotato il Canguro, per punirlo dell'alzata di scudi in Malesia.

Resta, allora, l'incredibile leggerezza di una squadra che ha vinto gli ultimi tre titoli mondiali. Sintomi di una sciatteria deprimente. Non oso immaginare cosa mi sarebbe capitato leggere, non solo in questa amena sede, se putacaso fosse stata la Ferrari a lasciare un suo pilota (brasiliano, va mo là) senza benzina al sabato e con una ruota staccata la domenica. Al netto delle complottarde teorie, trattasi di figuraccia penosamente imbarazzante.

RED BULL/ VETTEL 7. Qui parlo della strategia di gara adottata per Seb (certamente con il suo silenzioso dissenso, perchè non c'è pilota che al sabato sia contento di sottrarsi alla caccia alla pole, figuriamoci il re della caccia alla pole). A conti fatti, Vettel ha montato le gomme morbide nei sei sette giri finali ed è arrivato quarto. Se il sabato avesse montato le morbide, certamente sarebbe partito più avanti e sarebbe andato ai box per il cambio insieme ad Alonso, Hamilton, eccetera. Forse che non sarebbe comunque arrivato quarto? Boh, sono perplesso. Poi in corsa il ragazzo ha guidato come sa fare, è in testa al campionato, se Newey risolve l'equazione il favorito rimane lui.

PEREZ, 2. Faccio una premessa. Tre gare non bastano per giudicare un soggetto che è al debutto in un top team, per quanto in crisi di prestazioni. Quindi la momentanea bocciatura ha un significato limitato. Quello che non mi piace, del messicano, è il modo in cui si atteggia in pista. Sembra un bullo uscito da una riunione di narcos in un quartiere malfamato di Puebla. So che in McLaren sono abbastanza scocciati e l'hanno pure detto pubblicamente. Hanno ragione.

BUTTON, 8. Sta spremendo il sangue dalla rapa. Immagino sia sull'incazzato andante, con la partenza di Hamilton poteva avere la scuderia in mano e in effetti ce l'ha, però la McLaren di primavera 2013 somiglia sinistramente alla Ferrari del 2012. C'è tempo per rimediare, solo che le sensazioni non sono, per usare un eufemismo, clamorosamente incoraggianti.

(2, continua)

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