C’era anche Schumi al test Pirelli-Mercedes?
Avevo promesso una storiella sul test segreto Mercedes-Pirelli.
Dunque, eccomi qua.
La Gomma del Ponte, due.
A stupirmi non è stato il test in sè. Conosco abbastanza l'ambiente della F1. So di cosa sia capace Ross Brawn. So che Charlie Whiting, il responsabile tecnico della federazione internazionale, è da sempre molto legato a Bernie Ecclestone. Il quale Ecclestone ha un rapporto stretto con Paul Hembery, l'ottimo Oliver Hardy della Pirelli. Aggiungo che non è un mistero l'interesse del padre di Tamara per il futuro Daimler Benz in F1: è stato appunto il papà di Tamara a 'pilotare' l'ingresso di Wolff e Lauda nella scuderia, una operazione propedeutica ad una possibile cessione del team ad investitoti privati, sulla falsariga di quanto accaduto alla ex Renault oggi Lotus.
Ergo, nessuno stupore. E' stata una manovra sottobanco, con obiettivi ben precisi, funzionale ad un disegno complessivo. Jean Todt è stato messo in mezzo e infatti sta decisamente sull'incazzato, anche perchè da Maranello il suo ex datore di lavoro, alias LCDM, gli ha fatto una telefonata non proprio...affettuosa.
Ma il vero aspetto intrigante della maleodorante faccenda, in my opinion, è un altro.
Mi spiego.
Viviamo, anche grazie a voi Cloggari, in un mondo nel quale, tra social network e tweet e canali satellitari e bla bla bla, basta che Obama faccia uno sbadiglio e tempo due minuti lo sa anche il porco ubicato in una ghiandaia dell'Uzbekistan. E questi, intendo Mercedes, fanno un test con Rosberg e Hamilton in pista e per giorni e giorni nessuno sa nada?
E' affascinante, sul serio.
Allora, ecco come sarebbero andate le cose, secondo fonti non citabili.
1) La domenica sera del Gp di Spagna il team Mercedes si comporta come tutti i team. Riempie le bisarche di ogni materiale e ti saluto e sono, cioè i camion ripartono per la naturale destinazione, in questo caso Brackley, in Inghilterra.
2) Così fugati i sospetti, le bisarche Mercedes cambiano strada e si sistemano sulla Costa Brava, a un'ora di strada dal Montemelo.
3) Lì, come turisti qualunque, soggiornano i meccanici e gli ingeneri, perchè far arrivare la squadra prove dalla Gran Bretagna avrebbe implicato rischi eccessivi (di essere scoperti).
4) C'è però il problema del circuito. Le leggi, anche spagnole, impongono che per qualunque esibizione in pista siano presenti non solo gli addetti al tracciato, ma anche una autoambulanza ed un elicottero per soccorsi di emergenza.
5) Da Stoccarda fanno ai gestori dell'impianto del Montmelo una offerta che non si può rifiutare. Triplo canone per l'affitto del circuito, ma tutto il personale viene simpaticamente mandato in vacanza (pagata pure quella). Alle misure di sicurezza provvede direttamente Mercedes, con suoi addetti sanitari eccetera.
6) Blindata la struttura, arriva una bisarca completamente bianca, senza insegne di alcun genere, sulla quale viene caricata la vettura 2013. Solo a quel punto la bisarca 'ufficiale' torna a casa.
7) Hamilton e Rosberg vengono convocati via mail, con la preghiera di non portare la tuta di lavoro, men che meno i caschi personali. Guideranno con livree assolutamente anonime, così se per caso qualcuno passando da Montmelo sentisse il rumore di una F1 penserebbe, che ne so, ad uno spot pubblicitario.
8) Secondo alcune indiscrezioni, alla curiosa esibizione avrebbe presenziato anche...Michael Schumacher, cortesemente invitato da Ross Brawn. Se sia andato in pista o meno, non è dato sapere.
9) La Pirelli si è adeguata al codice di segretezza che ha circondato l'intera operazione.
10) L'asino è cascato a Montecarlo, quando qualcuno si è chiesto sulla base di quali elementi sia Rosberg ed Hamilton dichiarassero, ad ogni piè sospinto, di essere fiduciosissimi per il Gp, avendo, a loro dire, Mercedes risolto i guai di sospensioni che comportavano la spaventosa usura pneumatica riscontrata fino a Barcellona.
11) C'è stato chi ha fatto due più due e così la domenica mattina di Monaco, per evitare di essere smascherati, Mercedes più Pirelli più Whiting hanno confezionato la versione, già predisposta e in sè non contestabile, dello scambio di lettere tra fornitore gomme, team e Fia a proposito del test.
12) In Red Bull e in Ferrari hanno avuto una crisi isterica e hanno chiesto a Todt cosa ne sapesse.
13) Todt conosceva solo metà, o quasi, della faccenda e ha capito di essere finito in un mare di materia di colore simile alla cioccolata.
Quanto agli sviluppi 'legali', vedremo...