Profondo Rosso

Il mio Pagellone canadese (2)

Vediamo di completare il Pagellone canadese, ritardato nella seconda parte dalle news contrattuali di Vettel.

BRAWN, 10. Voto schietto e sincero. Mi meraviglio della meraviglia altrui. Il Mangiabanane, probabilmente il più drande direttore tecnico nella storia recente della F1, facciamo dall'alba degli anni Novanta, è sempre stato così. Un furbone del quartierino. Uno stratega del dettaglio. Il suo regno per un cavillo. Un processo a Parigi val bene una messa nera, cioè una vittoria a Monaco. Ross è stato sempre così. Dai tempi Benetton, passando per Ferrari e per il team che portava il suo nome, ha viaggiato perennemente in compagnia dei sospetti. Per certe cose, è il Giulio Andreotti del paddock: accusato di ogni cosa, tranne le Guerre puniche.

Io gli dò 10 perchè la frase 'un test privato non è un test segreto' mi ha fatto venire in mente le riunioni notturne degli scambisti di coppia. La frase è la Summa di stile e pensiero di un uomo che io, ohibò, ho il difetto di stimare. Poi. si capisce, mai vorrei averlo come concorrente, piuttosto sempre come dipendente.

RAIKKONEN, 6. Sulla gara non ho elementi, penso non li avesse manco lui, nel senso che la Lotus era conciata male. In qualifica invece presumo potesse dare qualcosa in più, ma nemmeno poi tanto. Comunque è andato ancora una volta a punti e dunque da devoto adepto mi accontento, immaginando che per la sua scuderia l'avvenire sia ormai dietro le spalle.

HAMILTON, 8 . A me è piaciuto. Non ne aveva di macchina per tenere il ritmo di Vettel e nel finale contro Alonso si è comportato con intelligenza. Certamente se Rosberg gli fosse stato davanti in qualifica pure a Montreal, eh, mi sarei preoccupato. Ma non è successo.

ROSBERG, 6. Mai fare arrabbiare il Nero, mai.

MASSA, 7,5. Il voto è una media tra qualifica e gara. L'errore del sabato non è condonabile e stop. Ma in corsa l'ho visto tenace, combattivo. Il Massa di un anno fa, pre Monza, sarebbe arrivato come partiva, tra mugugni e sbadigli. Sul suo futuro, io la metterei giù così. Felipe è stato confermato in Rosso quando non se lo meritava (fine 2010, fine 2011, 2012 fino a Monza). La mia opinione in merito era e resta nota.

Dopo di che, adesso che si fa? Chi si prende? C'è un top driver libero in giro? Io non lo vedo. Come già nell'estate 2012, la soluzione ideale sarebbe Kimi (che verrebbe anche sottratto alla corazzata Red Bull, ehm ehm). Ma purtroppo impedimenti dirimenti e dirimenti impedimenti, tardivi pentimenti e pentimenti tardivi, eccetera. Dunque? Webber? Uhm, non è venuto dodici mesi fa, nel presente lo vedo sul bollito andante. Di Resta? Mi piacerebbe, sebbene sia tutto da verificare in un top team. Hulk e Bottas? Stesso discorso, per me sono buoni ma sarebbero good also for Ferrari?

Ergo, io mi ripiglierei Raikkonen. O chiederei a Button se la sente di scappare dal disastro McLaren. In subordine, nell'ottica di un investimento che non sai se ti porti all'inferno o in paradiso, potrei accettare una scommessa su Jules Bianchi, l'ho visto guidare, non è male.

Ecco perchè si terranno Massa. Lo fanno anche per farmi dispetto, ma alla fine della fiera, viste le gare 2013, non sarebbe nemmeno una soluzione scandalosa.

(2, fine)

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