Profondo Rosso

Lady D, Patrese e Mr. Tre Palle

Andai per la prima volta a Silverstone nell'ahimè remoto 1989.

Credo che quel posto lì appartenga alla mistica della Formula Uno come pochi altri.

Silverstone era la base dei velivoli della Raf durante la Seconda Guerra Mondiale.

Lì, racconta la leggenda, si nascondeva il centro segretissimo del controspionaggio di Sua Maestà Britannica, quello che decifrò i codici dei nazisti con il sistema 'Enigma'.

E lì la Ferrari ha vinto il suo primo Gp con Froilan Gonzalez, nel 1951.

Mi ricordo una volta, alba anni Novanta, tarda mattinata della domenica, dopo il warm up.

Stavo distrattamente camminando lungo la corsia box quando venni attorniato da tre o quattro figuri nerboruti.

Mentre mi chiedevo cosa avessi combinato a mia insaputa, stile Scajola o Idem, mi fu presto chiaro che i nerboruti volevano solo aprire il passaggio ad una signora bellissima.

Era Lady Diana. Magrissima. Con un sorriso che anni dopo avrebbero definito triste e a che me invece parve allegro. Dicevano, all'epoca, che la Principessa avesse una storia con un funzionario del team Lotus. Chissà se era vero e poi comunque sarebbero stati fatti loro.

Poi mi ricordo il sabato delle qualifiche nel 1992.

L'anno della super Williams.

Patrese, appunto con la Williams, aveva stampato un tempone.

Ma il Leone, inteso come Mansell, lo aveva battuto.

Transitavo per caso dal box della Williams quando venni sorpreso da un urlo rauco.

Mi giro.

Vedo Patrese, caro amico di giorni lontani, che ride come un pazzo.

Gli chiedo: ma che succede?

E lui: ero convinto che la pole fosse mia, invece Nigel mi ha fottuto. Così l'ho aspettato per i complimenti, mi sono avvicinato e gli ho dato una gran strizzata alle palle.

Infatti, aggiunse Rik, secondo me ne ha tre, perchè un giro come quello che ha fatto non si spiega.

Tu che leggi queste righe, te la immagini una scena così tra Vettel e Webber o tra Hamilton e Rosberg o tra Alonso e Massa o tra Kimi e Grosjean?

Poi uno dice che non è vero che è un peccato invecchiare.

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