Silverstone, pagellone bis
Sono reduce da una fantastica serata con il Cloggaro Rhodes al piano.
Il pazzo mi ha persino costretto a cantare 'I migliori anni' di Renato Zero.
Dunque, sono tragicamente in ritardo per la seconda parte del Pagellone di Silverstone
Spero che Quattropalle (figliolo...) mi perdonerà, dall'alto della sua competenza.
Si proceda.
HAMILTON, 10. Ora, abbiate pazienza. Io da anni sostengo che, a parità di macchina, il Nero sta una spanna sopra tutti. Mi dispiace per Filippo Vettel, ma dal basso della mia ignoranza sono certo che Lewis, sulla Red Bull, non avrebbe vinto meno del suo idolo. Qui aggiungo che il giro secco di sabato dell'ex di Nicole è stata riba da urlo, degna del Mansell della mia giovinezza. Poi i mondiali li vincevano gli altri, ma fatevi un giro on the road e poi chiedete se in memoria è rimastp Mansell oppure Piquet padre o Prost (e se non capite questo, avete sbagliato blog e avete sbagliato Leo Turrini).
MASSA, 9. Qui parlo solo della gara. Se una partenzacosì la fa Alonso, Tex e Luisa mi spaccano la minchia per mesi due. Senza disastro Pirelli, Felipe quasi vinceva. Io non sono un suo fan, ma ammetto che ha corso da campione.
RAIKKONEN, 9. Salutatemi Abramo, quando passa di qua. Ha battuto il record di Schumi sui piazzamenti consecutivi. Non male, per un povero ubriacone. Io adoro quest'uomo e sabato penso di invitarlo al cena al Nurburgring. Ho in valigia una vodka pazzesca. Voglio vedere come fa a dirmi di no.