Profondo Rosso

Il ritorno del Barone Rosso/Argentato

Come alcuni tra voi ricorderanno, ho promesso che fino a ottobre ogni mese un Cloggaro sarà mia ospite presso il Museo Enzo Ferrari di Modena, dove è stata allestita la mostra Grand prix, dedicata a monoposto che hanno fatto la storia della F1 dal 1951 al 1994.
I primi Invitati Speciali sono stati Rhodes e Mazgiorg.
Per luglio, si è incredibilmente materializzato il Barone Rosso/Argentato, un delirante individuo che ha identificato la sua esistenza di appassionato con la figura del Vecchio Zio di Kerpen.
L'affascinante barone Rosso/Argentato ha tenuto banco nel cuore del MEF, minacciando di farsi incatenare a vita ad una vettura della quale scoprirete tra poco nome e pilota.
Infatti, unico pegno da pagare per l'Invitato Speciale è, appunto, la stesura di un testo.
Che di seguito riporto.
BARONE ROSSO/ARGENTATO SCRIPSIT
"Quando Schumacher stravinceva con la Ferrari non lo adoravo.
Troppo lontano dalle mie emozioni: preferivo il giovane Kimi o il genio incompiuto Montoya.

Poi nel 2006 cominciai ad apprezzare l'Uomo, non più giovanissimo e non più invincibile.

Lo ammetto, quell'anno mi sono commosso ed entusiasmato vedendolo lottare fino alla fine con il rampante senza Cavallino, tale Fernando Alonso.

La mia follia partorì il nome con cui mi sarei identificato sul futuro clog, all'epoca ancora blog per pochi: Il Barone Rosso.

Monza 2006. Schumi annuncia il ritiro, mi giro verso mio padre e silenziosamente ad entrambi era spuntata una lacrima.

Fine di un'epoca?

Col senno di poi si, ma il destino ha concesso un'appendice amara ed esaltante per pochi indimenticabili momenti.

Il Barone Rosso rinasce e muta in Barone Argentato in onore del catorcio guidato dal mio Eroe.

Da anni conosco Leo ma non finisce di spiazzarmi: mi chiama il giorno del mio compleanno e mi invita al Museo Enzo Ferrari.

Primo giorno utile: martedì 9 luglio, giorno prescelto martedì 9 luglio.
Pronti-via, inizia la visita dopo che ho giurato di accettare le regole.
Una rapida visita alla parte dedicata a Ferrari e poi la visione dei gioielli....se qualcuno pensa che le auto siano 'pezzi di metallo' , non ha capito cos'è la vita, cos'è il genio.
Ad un certo punto mi trovo tra la Renault Rs 14 di Arnoux e la 312 T4 di Gilles, proprio loro, le auto del Duello di Digione '79, guardo Leo e gli dico: voglio essere seppellito qui!
Ho aspettato il pranzo prima di scegliere 'la mia' auto: Arnoux è il primo pilota per cui ho realmente tifato, Gilles è nella mia pelle....d'oca.
Da queste parole si intuisce la mia decisione.
Bruttina a vedersi la Ferrari 312 T4 ma geniale come il suo progettista, Mauro Forghieri.
Fa un certo effetto vederla tranquilla in esposizione eppure basta chiudere gli occhi per rivedere certi fotogrammi, così nitidi dopo 34 anni.
Oltre a Digione ci furono le 3 ruote olandesi, il capolavoro in Sud Africa, la doppietta di Monza e un'infinità di altre piccol-e-grandi perle.
Fu un'auto generazionale per molti aspetti.
Perchè la guidava Gilles.
Perchè fece doppietta nel mondiale piloti e si prese pure il costruttori.
Perchè da quel 1979 dovranno passare altri 21 anni prima di festeggiare con Schumi nei piloti.
E mi sembra surreale pensare che in questi 34 anni solo due piloti della Ferrari hanno inciso il proprio nome nell'albo d'oro.

Il corso degli eventi cambia a volte per dettagli che sul momento sfuggono, però lasciatemi un sogno: e se quel mondiale l'avesse vinto Gilles?"

Ps. Non è dato sapere quale nomignolo assumerà il Barone Rosso/Argentato quando Vettel...

 

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