Profondo Rosso

Il Pagellone delle Ardenne (1)

Votate, votate, votate (a prescindere dall'affidamento ai servizi sociali, s'intende).

Il pagellone di Spa, adesso.

VETTEL, 10. Veramente oggi su L'Equipè, il quotidiano sportivo francese, gli hanno 2. Con questa motivazione, che riassumo: siccome in pista è sempre perfetto, va bocciato per il colore dei capelli e per il ditino a mò di esultanza, ha stufato, scelga un altro sistema per le celebrazioni.

Concordo. Sul fatto che in pista sia stato perfetto e sul fatto che il cranio platinato è imbarazzante, così come il ditino.

ALONSO, 7,5. Oh, posso fare un discorso lontano dalle pulsioni degli ultras, che sull'uno e sull'altro fronte in questa sede imperano ed impazzano?

Posso.

La gara è stata esemplare. L'Alonso che guida è un manico da ammirare e stop. Non aveva l'auto per vincere. l'aveva per arrivare secondo, è arrivato secondo con tanti di sorpassi esemplari.

L'Alonso del sabato ha commesso un evitabilissimo errore sulla pozzanghera maledetta e peggio è stata la giustificazione, il voler negare di aver sciupato l'opportunità di collocare la macchina in seconda fila (almeno).

E dunque il voto è una media tra le due situazioni, tra sabato e domenica.

Dopo di che, c'è il discorso umano.

Voglio essere trasparente.

Anche io, al posto di Alonso, sarei scocciato dall'idea Ferrari (idea sacrosanta, la mia opinione è arcinota) di riportare a casa Kimi.

Ma io, se fossi al posto di Alonso, mi porrei altre domande.

Visti gli esiti (soprattutto del 2010 e del 2012) mi è servito, sul piano personale intendo, non avere accanto un compagno competitivo?

E che senso ha che io, che alla Ferrari sto dando tanto e ho ricevuto tantissimo, reagisca con tanto fastidio ad una operazione di mercato che è nella logica delle cose?

Non è forse vero che in questi anni Webber ha vinto gare per la Red Bull, Button per la McLaren quando c'era Hamilton e Rosberg adesso in Mercedes ancora con Hamilton?

Boh.

I have a dream. Lui non ce l'ha. Staremo a vedere come va a finire.

MASSA, 4. Vi ho detto che ho incontrato Barrichello. Non abbiamo parlato del suo successore in Ferrari. In compenso, io mi ricordo l'estate del 2005. Rubens comprese, per ragioni che qui non starò a riepilogare, che dopo un lungo periodo era sua convenienza abbandonare Maranello. Andò alla Honda, forse non ci guadagnò nell'immediato, comunque nel 2009 con la monoposto ridenominata Brawn si prese le sue soddisfazioni.

Viene sempre il momento in cui è giusto cambiare strada, staccare la spina, inventarsi altre sfide. Felipe, purtroppo, non l'ha capito. E siamo arrivati fin qui, sconfitti tutti, sconfitti per niente.

(1, continua)

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