Profondo Rosso

Verso Monza, bevendo vodka

Come ormai vuole la nostra personalissima tradizione, anche alla vigilia di Monza sono andato a pranzo con Stefano Domenicali.

Mi taccio sul menù ipocalorico, per evitare le vostre affettuose contumelie.

Naturalmente, abbiamo parlato a lungo dell'argomento che nel presente più accende la fantasia degli appassionati di F1.

Cioè, la monoposto del 2014 (e insomma, quando voglio sono stronzo forte).

Allora...

1) Rory Byrne sarà, sempre in veste di consulente, più coinvolto che in passato nella progettazione della vettura.

2) Il chief designer sarà ancora il Platone degli ideatori, l'aristotelica risposta ad Adrian Newey, insomma lui, l'ottimo Tombazis.

3) S'intende che su nascita e sviluppo della nuova Ferrari eserciterà una funzione decisiva il neo acquisto Allison, già ai box in quel di Monza nei prossimi giorni.

4) La fase esecutiva e gestionale del progetto 2014 verrà affidata ad un giovane ingegnere di origini modenesi, l'ottimo Montecchi, il quale per solidarietà territoriale può sin d'ora contare sul mio disinteressato supporto.

5) La vera questione per il 2014 dovrebbe riguardare l'elemento consumi. Con solo cento chili di benzina a disposizione per disputare un Gran Premio, trovare la combinazione perfetta tra potenza del turbo, riutilizzo dell'energia dispersa tramite area elettrica e amministrazione del carburante, ecco, può persino darsi che, finalmente, la chiave aerodinamica diventi meno decisiva. Boh, vedremo.

6) Le due Ferrari del 2014 saranno guidate da...(omissis, segreto di stato ferrarista).

Comunque, abbiamo pasteggiato a vodka.

Colonna sonora.

Eagles.

I can't tell you why.

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