Profondo Rosso

L’ambasciatore di Germania svela che Vettel…

Vabbè, anche questa ve la debbo proprio raccontare.

Scena. Entro nel Ferrari Store davanti al mitico ingresso della gloriosa fabbrica di Maranello.

Sono accompagnato da uno spettacolare sostenitore del duo Alo-Kimi.

Costui è così felice (per il varo del tandem) da volermi assolutamente raccomandare il prelevamento di una cravatta ferrarista (metà made in Spain, metà made in Finland).

Mentre sono lì, si avvicina una deliziosa signorina.

Mi fa: scusi signor Turrini, ma sto accompagnando in visita questo gentiluomo, se permette glielo presento.

Me lo presenta.

E' nientepopodimenoche l'ambasciatore di Germania in Italia, in visita ufficiale alla Ferrari.

Ah, dico io, willkomen, bienvenue, vot una cickles (cit. Andrea Mingardi)?

L'allampanato individuo, vagamente sbigottito, comincia a spiegarmi come sarebbe bello se l'intera Italia fosse a immagine e somiglianza della azienda di Maranello.

Io penso istintivamente ai mal di pancia del cloggaro Quattropalle e ribatto: ma pensi un po' lei come sarebbe bello se la neo eletta Merkel la smettesse di rompere le scatole agli italiani troppo indisciplinati.

Lui, magrissimo, aria da uno che non beve un goccio d'alcool dai tempi del Muro di Berlino, tiene il punto: vede, mi risponde, la Cancelliera non ha torto, quando sostiene che voi italiani dovete imparare a fare i compiti a casa.

A questo punto intorno a noi, nel cuore del negozio, si era radunato un capannello di gente. Il mio accompagnatore, alonsian-raikkoniano, mi tirava per la giacchetta, temendo il peggio.

Impavido, io sono andato avanti. Senta, gli ho detto, caro il mio egregio ambasciatore di Crande Cermania, ma lei almeno ammetterà che il teutonico Schumi ha vinto cinque mondiali di fila insieme a noi italiani ferraristi che pure non sappiamo fare i compiti a casa!

Questo tizio, paragonabile al conte lup mannar grand ufficial Cobram, mi trapassa con uno sguardo a raggio laser e fa: mi ricordo si e infatti tra un po' accadrà di nuovo, stia tranquillo.

Al che io, basito, domando: scusi lup mann grand uff ambasciator di Crande Cermania, forse lei è un tifoso di Alonso e/o di Raikkonen?

E qui siamo all'apoteosi.

No, ribatte l'ambasciatore. Sa, sono appena stato a pranzo con l'avvocato Montezemolo, il quale mi ha annunciato che tra due anni Seb Vettel guiderà la Ferrari.

Ah! Aaarghhh!!! Dico io, ambasciatore, la paranza è una danza che si balla nella latitanza, ma abbia pazienza, non mi rubi il mestiere, qui quello che annuncia in anticipo le scelte Ferrari sui piloti sono io, ormai più che un mito un mitomane, che fa, mi porta via la gloria del Profeta?

L'ambasciatore, ieratico e pronto a salire su una Lancia Thema guidata dall'autista di Montezemolo, che stranamente non era Massa (lo hanno proprio licenziato, eh), ha sorriso con un ghigno crucco e si è congedato così: arrivederci fra due anni, amico mio.

Tutto vero.

E tanto vi dovevo (comunque, la cravatta è bellissima).

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