Profondo Rosso

Se 22 Gp vi sembran pochi

Una sera di quasi quindici anni fa, Eddie Irvine venne a cena a casa mia.

Il perfido Todt gli aveva imposto di provare gomme per cento giri di Fiorano. Eddie era distrutto. Ad un certo punto ricordo che disse: piuttosto che dedicarmi ai test, vorrei correre 30 Gp all'anno. E agguynse: ti assicuro che se lo chiedi a tutti i miei colleghi, tranne Schumi, beh, sarebbero d'accordo.

Ora a quanto pare ci siamo: è stato varato un calendario da 22 corse per il 2014. Magari alla fine saranno un poco meno, ma quella è la linea.

Io la penso così.

1) Il primo vero problema è la cultura. Dell'automobilismo, intendo. La caccia frenetica a mercati appetitosi trascura la passione. Infatti la Turchia è già sparita, l'India sparirà, non credo che la Corea abbia un gran futuro. Ha senso sacrificare la Francia, Imola eccetera per location che della F1 serenamente se ne strafottono?

2) Poi c'è la questione delle piste, o Tilkodromi che dir si voglia. E' degno di una satrapia che la F1 di fatto abbia un unico architetto per la creazione dei suoi impianti. Non guasterebbe un po' di fantasia in più, tramite creatività diffusa.

3) Irvine era Irvine e va bene, ma io non credo che ai piloti (e agli ingegneri e ai meccanici) possa piacere una stagione infinita. Già un anno fa ad Interlagos sembrava di stare in mezzo ad un esercito di zombie. Ci sono dei limiti non superabili, almeno per chi lavora in uno stato di tensione estrema. Per noi che guardiamo è diverso. Per chi fatica o chi rischia, non è la stessa cosa.

4) Io al massimo arriverei a 18 gare stagionali, riscoprirei l'Europa, metterei al primo posto la passione.

5) Il punto cinque non me lo ricordo, sono affaccendato in faccende musicali.

Buon week end.

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