Brawn ha lasciato la Mercedes
Ross Brawn ha deciso: lascia la Mercedes.
Ho un ottimo ricordo di questo Mangiabanane.
Ero a Tokio nell'autunno del 1996 quaqndo Montezemolo, che stava lì per un salone dell'auto, mi invitò a colazione nel suo mega extra hotel. Sa, mi disse, alla fine ho ascoltato la richiestadi Schumi: abbiamo preso Brawn e Byrne.
La nostra B.B., dissi io azzannado uno strano dolce nipponico.
Il resto è storia.
Credo che Ross sia un uomo molto competente nonchè molto astuto.
Già in Benetton e poi anche in Ferrari era abilissimo ad interpretare i regolamenti, frugando tra le pieghe della logica, distorcendone il senso in caso di necessità.
A suo modo, un genio. Il migliore nel fare quanto tutti cercavano (e cercano ancora, vedi racconti sull'ultima Red Bull) di fare.
Il capolavoro di una vita, ovviamente, rimane il titolo vinto con Button con una macchina che si chiamava Brawn nel 2009. Capolavoro triplo: si fece dare il team dalla Honda, per la quale lavorava dopo l'addio a Maranello, a costo zero. Poi, con il doppio diffusore, fregò meravigliosamente la concorrenza. Infine, per una montagna d euro, cedette ogni diritto sulla scuderia alla Mercedes.
Posso garantire che Ross, campasse cinquecento anni da qui in poi, potrebbe vivere di rendita.
Quindi, un fenomeno, in stile Gekko di Wall Street.
Anche per questo (per le risorse personali che ha eritatamente accumulato) non credo abbia voglia di rituffarsi nelle procellose acque Ferrari. Chi glielo fa fare? Con la Rossa ha già vinto e tanto. So che a fine 2007 gli sarebbe piaciuto assumere il ruolo di capo del reparto corse a Maranello: ma quello, svolto bene o svolto male inquesta sede non importa, è un ruolo gestionale, amministrativo, relazionale. Era così anche per Todt, così anche per Domenicali. Brawn faceva e fa un altro lavoro, molto più 'tecnico' (nonchè, se vogliamo, ben più determinante).
Forse non per caso in Mercedes, dove invece per anni è stato il boss supremo, facciamo fine all'arrivo di Lauda, le cose per lui non hanno funzionato troppo bene. Da Stoccarda gli hanno detto: ok, tu sei il dt in mezzo a una schiera infinita di ingegneri (Costa, per citarne uno), però di cose manageriali è meglio si occupino Niki e Wolff.
Tutto ciò premesso, vedremo cosa il Mangiabanane sceglierà per l'avvenire.
In anni remoti e felici, Brawn occupava 'abusivamente' un garage di mia proprietà. Ero lieto lo stipasse delle sue cianfrusaglie: da ferrarista, mi ha fatto godere e il mio era un modo di ricambiare.