Profondo Rosso

La F1 2014 secondo i bookmakers (alla vodka)

Oggi mi ha telefonato un amico dall'America.

Un tempo lavorava per un canale via cavo dedicato interamente all'automobilismo.

Il canale si chiamava Speed.

L'amico venne anche ad intervistarmi a Maranello. Sul tema: perchè la Ferrari vince sempre.

Era l'era Schumi (più Barrichello, ehm ehm).

Oggi, al telefono, voleva un consiglio.

Su chi dovrei puntare cento dollari per il prossimo mondiale di F1?, mi ha chiesto.

Uhm.

Sentiamo le quote dei bookmakers di Los Angeles, gli ho risposto.

Vettel due e qualcosa.

Naaaaa, troppo facile, se ci becchi porti a casa quasi niente, meglio scommettere sull'esito di una partita della serie A italiana, tanto si sa che son tutte pulitissime.

Hamilton a quattro e mezzo.

Ecco, qua si comincia a ragionare. Cento per quattro e mezzo fa quattrocentocinquanta. Se poi fossero vere le mirabilie sussurrate sul turbo Mercedes, va mo là che sei a dama.

Ma se fossero balle spaziali, anzi, post natalizie?

Alonso a cinque e mezzo.

Nema problema. Credere, obbedire, combattere. La parola d'ordine è una sola: vincere! E vinceremo.

Sì, ma aspetta un attimo, fa lui.

Raikkonen iridato lo pagano a dodici.

A quanto lo pagano?!?

A dodici.

Bookmakers suicidi, scriteriati. Oppure imbevuti di vodka fino al midollo.

Kimi a 12?!?

Ne gioco cento anche io, riservandomi di chiederne, pro quota, trentatrè a Mazgiorg e trentatrè a Odin.

Affare fatto.

Tutto questo per dire che Odin e Mazgiorg mi sono, per ora, debitori di dollari 33 cadauno.

Buona domenica.

Ps. Ricciardo è quotato più o meno come Webber, che appunto non corre.

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