Profondo Rosso

McLaren, l’eterno ritorno dell’immortale Dennis

Leggevo ieri le più recenti dichiarazioni di Ron Dennis.

L'uomo ha un suo fascino.

Ho già scritto più volte di non ritenere plausibile un suo diretto coinvolgimento nella spy story che sputtanò la McLaren nel remoto 2007. Ma ammetto che la mia percezione degli eventi (dell'epoca) può essere condizionata da un eccesso di romanticismo.

Di sicuro, ripigliandosi il bastone di comando nel team e liquidando Whitmarsh alla stregua di un usurpatore poco affidabile, l'algido Ron ci trasmette una serie di indicazioni.

1) Ecco qui un altro che si crede immortale. Io mi sto sempre più convincendo che la vera ispirazione di Berlusconi, in politica, sia la spensierata longevità dei capoccia che fanno e disfano (molto disfano) in Formula Uno.

2) La McLaren del 2014 è una delle più interessanti incognite. Mi spiego: viene da una stagione disastrosa e ha un rapporto 'in chiusura', dopo quasi vent'anni, con il partner Mercedes.

3) Abbiamo già capito tutti che Mercedes, almeno per ora e finora, dispone della miglior 'power unit' in circolazione.

4) Logica vorrebbe, allora, che una McLaren rigenerata fosse in grado di giocarsela. Di sicuro alla scuderia non mancano i quattrini.

5) Ma quanto inciderà, sull'andamento delle cose, la prospettiva del matrimonio imminente con Honda? Può la Daimler Benz permettersi, eventualmente, di essere battuta, in pista, da un cliente che poi tra meno di dodici mesi cambierà partner?

6) Dennis, pur attribuendo i primi contatti a Whitmarsh, ha sottratto alla Lotus il capace Boullier (o come si scrive). Può un nuovo top manager incidere sull'andamento delle cose intervenendo nell'immediato? O la mossa è funzionale al matrimonio-Honda, con un top driver (indovinate chi) inesorabilmente in arrivo?

7) Dennis ha anche imposto la cacciata di Perez e la promozione di Magnussen. Io di questo Magnussen so una beata mazza. E' un Hakkinen in incognito? Oppure Button dovrà fare tutto da solo?

8) Penso ce ne sia abbastanza per concludere che la McLaren del vecchio/nuovo Dennis è la scommessa più intrigante del mondiale che bussa alle porte.

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