F1 2014, personaggi e interpreti (1)
Ci siamo.
A ridosso della prima, conviene dare una occhiata al cast.
Personaggi e interpreti.
Partiamo dalle comparse. O almeno da quelle che comparse dovrebbero essere, alla luce degli eventi datati 2013.
MARUSSIA. Ah, beh. Non appena il perfido Cola, alias Luca Colajanni, ha firmato un contratto remunerato in rubli, lasciando l'ufficio stampa della ingrata Ferrari, il compagno Putin ha immediatamente invaso la Crimea. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze.
Qui si tratta di capire se Marussia, in particolare con Jules Bianchi al volante, abbia voglia di trasformarsi in una realtà emergente, magari addirittura in stile Red Bull di sette otto anni fa. O se invece l'ennesimo magnate ex sovietico stia semplicemente parcheggiando i soldi dove gli fa comodo, infischiandosene delle prospettive d'autodromo.
Per il bene del Cola, auspico sia buona l'ipotesi A. Ma a naso temo sia più credibile l'ipotesi B.
Dopo di che, Marussia ha il turbo Ferrari e sul già citato Bianchi a Maranello non hanno smesso di puntare, continuano a seguirlo sui radar.
Auguri a Jules (e al Cola pagato in copechi, ci mancherebbe altro).
CATERHAM. Mia squadra simpatia. Anzi tutto per l'ingaggio del Koba, che ha persino dichiarato di essersi calato nell'abitacolo con il dichiarato obiettivo di vincere Gran Premi. Il Koba è un matto meraviglioso, al quale il destino pare divertirsi ad offrire il ruolo del kamikaze.
Poi sono molto intriganti le soluzioni avveniristiche che i caterhamici hanno adottato in materia di muso. Pazzi scatenati anche i progettisti, direi.
Il turbo è il Renault ma si capisce che gli interessi del fornitore francese privilegeranno, per ovvi motivi, la plurititolata Red Bull. Se ne deduce che l'unico vero motivo per seguire la mia squadra simpatia è Kobayashi.
Grandissimo derby Koba-Cola.
Colonna sonora di Vasco Rossi.
Koba Cola, Koba Cola, con tutte quelle tutte quelle bollicine. Koba Cola, Koba Cola...