Profondo Rosso

Il Pagellone australiano

Rullo di tamburi.

Fragore di mortaretti.

Scoppio di petardoni.

Primo pagellone dell'anno.

MAGNUSSEN, 10. Beh, poichè simpaticamente ne ignoravo quasi l'esistenza, che posso dire? E' andato come una scheggia. Mi scuso della mia proverbiale ignoranza. Interessante il fatto che sia arrivato davanti a Button. Per un po' di tempo, Ron Dennis sembrava diventato un re Mida alla rovescia. Sta a vedere che stavolta ci ha preso.

ALONSO, 7. Io dubito gli si potesse chiedere di più. Considerata la situazione (della macchina), credo non sia il caso, in Malesia, di misurare l'altezza da terra della F 14 T. C'è il rischio che los cocones di Fernando stiano già strisciando pericolosamente sull'asfalto.

RAIKKONEN, 5, 5. Ah, beh. Non mi stupisce l'euforia degli anti. Stavano in agguato da metà settembre, adesso noto la loro schietta esultanza. Ma abbiate pazienza. A me di Kimi non è piaciuta la qualifica e di sicuro ha qualche problema di relazione con la vettura, come dimostrano quei dritti in frenata in gara. Però prima della safety car stava attaccato (o quasi) ad Alonso, pur essendo partito dalla sesta fila. E ha perso due posizioni al pit stop, non per colpa sua. Infine, ha già staccato Vettel e Hamilton in classifica generale, va mo là.

FERRARI, 4. Un grande avvenire dietro le spalle. Il peggio deve ancora venire. Eccetera eccetera. Non difendibile, I am sorry.

RED BULL, ng. Qui mi astengo. Segue spiegazione. Se il risultato di Ricciardo è buono, al netto del crack sulla macchina di Vettel, allora siamo in presenza di un mezzo prodigio (e comunque al pilota dò 9, per come ha guidato, sia il sabato che la domenica). Se il risultato è farlocco, come sostiene la Fia, allora è una vergogna e non prendiamoci per i fondelli, se l'accusa tiene in appello non ci sono scuse. Comunque è assurdo che un team campione del mondo (quattro volte) dichiari esplicitamente di aver ignorato volontariamente le segnalazioni dei giudici. Non esiste: al di là della materia in sè, l'atteggiamento è inammissibile. Ma chi cazzo credono di essere, questi Bibitari? Le regole (anche sbagliate, per carità) per loro non valgono? Ma via, abbiate pietà di un povero vecchio quale io sono, per favore.

MERCEDES, 10. Lasciamo da parte il kappao di Hamilton. La sensazione, già netta nei test del deserto, è che i tedeschi abbiano tirato fuori l'Arma Letale. Rosberg (10) è andato a spasso. Somiglia a Di Caprio, ma escludo che la sua macchina somigli al Titanic.

KOBAYASHI, 9. Spettacolare. Dicono non sia stata colpa sua, ma assistendo alla scena del via io ho rivisto il film 'Tora, tora tora'. Viva il Samurai.

BOTTAS, 7,5. A me è piaciuto molto, a parte il bacio al muro. E' uno tosto, come Hulk (7,5 anche a lui). La Williams ha un potenziale non indifferente, naturalmente Koba Koba Koba permettendo.

COLAJANNI, 10. He' s back. E' tornato.Cala la cortina di ferro sulla Marussia, al via c'erano due macchine ferme. Il compagno Kolajanov non perdona: i responsabili finiranno in un gulag e comunque ridendo e scherzando abbiamo già annesso la Crimea, prossimamente ci riserviamo di occupare manu militari l'enclave di Maranello con deportazione immediata del giovane Bisignani in un'isola al largo della Siberia.

TODT, 0. Due-anni-due per varare un regolamento che impone ai piloti di andare piano (e la Ferrari si è adeguata benissimo alla consegna). Spettacolo deprimente, stile Corazzata Potiomkin. Mi sa che è piaciuto solo al compagno Kolajanov.

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