La Malesia di Schumi e di Sic
Sono tanti i ricordi che mi legano alla Malesia.
Ho scelto di recuperarne un paio, per rendere omaggio a due personaggi impossibili da dimenticare, a prescindere da quanto il destino ha riservato o sta riservando loro.
Nel 2012 a Sepang vinse, incredibilmente, Fernando Alonso. Con una Ferrari forse persino più moscia della F 14 T.
Ma, aldilà del risultato, rammento la commozione della gente del circuito, gli addetti alla pista. Andai a parlare con alcuni di loro: stavano lì, pochi mesi prima, quando il Sic era scappato via.
Non sapremo mai quali sarebbero state le prospettive di carriera di Simoncelli.
In compenso, credo sia giusto ribadire che ha lasciato un vuoto non colmabile.
Poi mi viene in mente il Gran Premio del 1999.
Di solito, quando ripensiamo alla carriera di un pilota, cerchiamo nella tal vittoria il momento più spettacolare di una esistenza agonistica.
Ma Michael Schumacher è un personaggio speciale. Unico, oserei aggiungere.
Infatti, nella mia memoria, la sua prestazione più esaltante si concluse...al secondo posto.
Ero a Sepang quella domenica del 1999, quando Schumi si trasformò, in un sublime atto di dedizione umile alla causa della Scuderia, nel gregario perfetto del non irresistibile Irvine.
Ci sono cose che non svaniranno.