Profondo Rosso

Un Pagellone insabbiato (1)

Ecco all'insabbiato pagellone tra le dune.

ALDO COSTA, 10. Mi ha fatto piacere vederlo sul podio con Ham e Ros. Siamo amici da quando lavorava per Minardi e poi lo siamo restati all'epoca della sua milizia in Ferrari. Aldo viene da Parma, affonda le sue radici nella cultura molto emiliana dell'automobilismo, in un incrocio tra il mito antico del Drake e la sapienza più moderna di Dallara. Non per caso, all'indomani del licenziamento chez Maranello, un certo Ross Brawn lo volle subito in Mercedes. Tutto ciò premesso, il Clog c'era già nel 2011 e gli archivi segnalano la mia opinione (contraria) sull'esonero, che fu fragorosamente spettacolare. Ma sono onesto e non vorrei qualcuno facesse il furbo: quando Costa venne estromesso, in Ferrari molti ingegneri (anche amici miei, anche ex del Cavallino) brindarono per la soddisfazione. La storia, quando si vuole raccontarla, va raccontata tutta. Poi, se uno desidera credere che Costa venne cacciato da Alonso e dal solo Alonso, prosit. Ma è una balla. Ciclopica.

ALO 6 / KIMI 6. Li metto insieme e sullo stesso piano, visto che si sono classificati nono e decimo. In qualifica è andato molto meglio Raikkonen, in partenza è stato più bravo Fernando, in gara si sono equivalsi (come dimostra il risultato). Trovo patetico agitare zuffe quando due campioni così stanno al volante di una carriola. Trovo imbarazzante che se Raikkonen caccia la paga a Nando al sabato ci sia chi si affanna a cercare di nascondere la cosa: oh, insomma, fatevene una ragione, la Ferrari il biondino l'ha ripreso! Quanto poi alle braccia alzate e ai quasi contatti al via e bla bla bla, sarebbe magnifico se il dualismo riguardasse la vittoria. Così, sono solo cronache di poveri amanti. E non per colpa di Alonso e Raikkonen, eh.

RICCIARDO, 8. Lo ammetto: mi sta sbalordendo. Quando la Red Bull ne annunciò la scelta per il dopo Webber, pensai si trattasse di una mossa di comodo, per garantire ulteriore tutela al formidabile Vettel. Adesso vedo un ragazzo che in più di una occasione svernicia il quattro volte campione del mondo e lo fa con una allegria che entusiasma. Si possono tentare molte interpretazioni, anche alla luce di ipotetiche mosse di mercato prossimo venturo. Ma, a parte il disastro Rosso e il dominio Mercedes, per ora la notizia dell'anno è Ricciardo che sta davanti a Vettel.

VETTEL, 6. Mah. A scanso di equivoci, per me rimane un fenomeno. Sarà un problema per chi confonde il giudizio sul talento con gli ordini d'arrivo figli della macchina. Ho già sostenuto che la vera grandezza di Schumi (ma anche di Senna, penso al 1992 e al 1993) la si colse quando NON aveva la vettura più veloce. Idem per Seb. Sono sicuro che ne uscirà benissimo, però per ora sta dietro a Ricciardo.

(continua)

comments powered by Disqus