Addio a Nigel Stepney
Nigel Stepney, ex pezzo da novanta della Ferrari che vinceva sempre, è morto in un incidente stradale sulle strade del Kent, in Gran Bretagna.
Lo conoscevo bene.
Abitava non distante da casa mia ed era un protagonista del Dream Team di Maranello.
Aveva un rapporto strettissimo con Todt, con Brawn, con Schumi.
Accaddero poi le tristi vicende del 2007, la famigerata spy story, l'episodio di una polverina sparsa nei paraggi dei serbatoi di Rosse che dovevano correre a Montecarlo, le indagini penali e sportive, il licenziamento da parte della azienda, eccetera.
Non spetta a me, ovviamente, stilare un giudizio sull'uomo e sui suoi comportamenti.
In questo momento preferisco ricordare semplicemente l'appassionato uomo di corse, l'abile organizzatore del lavoro in corsia box, il diligente interprete di una filosofia di squadra che funzionava alla grandissima (fino, appunto, al 2006).
Su quanto capitato poi, ho una mia opinione, talvolta l'ho espressa anche in questa sede e nemmeno è il caso di tornarci sopra.
Come dicevano i latini, parce sepulto.