Profondo Rosso

L’Imola di Roland e Ayrton vista da una Cloggara

 

Non molto tempo fa, una persona a me cara, cara nonostante il suo tasso di citrullaggine, mi attaccò un bottone che non finiva più. Tema: la 'Luisa' che scrive sul Clog è un troll, cioè è la segretaria di Domenicali, cioè è una nipote di Montezemolo e bla bla bla e io dovevo smascherarla eccetera.

Ho sempre trovato ridicola la pretesa di mettere in dubbio l'identità di chi esprime opinioni che, magari legittimamente, non ci piacciono.  

Io poi quasi sempre ignoro chi stia dietro un nickname o come diavolo si dice.

Di sicuro non censuro mai nessuno, babbei in transito compresi.

Comunque, Luisa esiste e ho avuto il piacere di conoscerla, di pirsona pirsonalmente, in occasione della mia fortunata conferenza con Zoff e Zermiani. C'erano anche altri Cloggari, che affettuosamente ringrazio scusandomi per il poco tempo che ho potuto dedicare loro.

Spero che il vice Nume Odin e il segretario di stato Barone Rosso/Argentato abbiano supplito alle mie mancanze.

Ho chiesto a Luisa di raccontare, per tutti, le sue emozioni imolesi.

Sotto trovate il suo testo.

Presto, invece, avremo modo di dedicarci, trionfalmente, alla imminente doppietta rossa in quel di Barcellona.

Grazie a tutti.

 

 

 

 

 

 

 

L’OCCASIONE CHE ASPETTAVO

 

Che cosa può legare un gruppo disomogeneo e variopinto di esseri umani che decidono di scrivere attraverso il magico mondo di internet? Nel mio caso la risposta è facile… la Formula 1, il luogo virtuale deputato si chiama Blog, anzi no, “Clog”. Si parla, si scrive, ci si confronta, talvolta ci si scontra… ma in fondo l’obiettivo primario resta per noi tutti quello di esprimere la passione verso il mondo tecnologico, motoristico, sportivo, forgiato nel passione autentica, crea emozioni alterne e ci fornisce tanti vividi ricordi… oltre a personaggi che in qualche caso si sono trasformati in “eroi”. Chi più di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, può testimoniare tutto questo? E allora… ecco che nel mese di maggio dell’anno 2014, a 20 anni dalla scomparsa dei due piloti, mi sono ritrovata a pensare ad una F1 umana, più vivibile, certamente meno irraggiungibile rispetto all’attuale. Il luogo del mio ricordo è ovviamente il Circuito di Imola, intitolato alla memoria di Enzo e Dino Ferrari. Decido di partecipare in un momento, avrò finalmente l’occasione d’incontrare alcuni alcuni amici virtuali e contemporaneamente partecipare alla presentazione del libro di Mr. Leo Turrini “Senna, in viaggio con Ayrton”, che ho avuto la fortuna di leggere. Il mio viaggio è lungo, salgo in treno prima delle sette, del resto quanti G.P. ho seguito ad orari assai più improbabili? La Capitale è tutta mia, pochissimo traffico e molto fascino… la lascio avvolta in un cielo grigio carico di pioggia, la stessa che mi accompagnerà per l’intero viaggio. La prima tappa è Bologna, dove scendo e cambio treno, raggiungo dopo tre ore e mezza la stazione di Imola, senza alcun rimpianto lascio partire il treno interregionale, stile anni ’80., sarà un segno del destino, mi chiedo? Temo di no, forse solo suggestione! La pioggia mi accoglie anche nella graziosa cittadina, così curata, ordinata. Mi rendo conto che nel passato ho visto pochissimo Imola, di solito mi sono limitata a raggiungere velocemente l’autodromo. Ho in “gancio” autoctono, il cloggaro Filippo Vettel, chi altri? Mi da il benvenuto, non conosco ancora i suoi occhi, ma mi rincuora il fatto che posso intuire facilmente i suoi pensieri sulla F1. Ha un sorriso cordiale e spontaneo, finalmente una mano da stringere. Facciamo quattro chiacchiere davanti ad un caffè in attesa di Tornadorosso che ci presenta anche suo fratello (molto simpatico). Raggiungiamo insieme l’entrata dell’autodromo del Santerno e qui… davanti ai nostri occhi si materializza il vice Nume, Mr. Odin, accompagnato dalla sua affascinante signora, poi salutiamo Mr. Grumpy e Il Cavaliere Oscuro (Andras per gli amici!), nonché il mitico “Barone”. Poco dopo ci ritroviamo nella sala stampa (è la prima volta per me), mi batte forte il cuore, sono un po’ agitata… cosa farà il Nume… cosa dirà? Avremo modo di salutarlo? C’è tanta gente intorno a me… tutta per il gentile Turrini, per Mr. Dino Zoff e per la voce storica dei G.P. Mr. Zermiani. Ci raccontano con soddisfazione l’andamento del Tributo e dell’organizzazione dell’evento, reso possibile principalmente dalla buona volontà di chi aveva bisogno o voglia di ricordare due persone speciali. Un applauso caldo, sincero e lunghissimo scalda la sala dopo l’annuncio della presenza in sala della madre e del padre di Roland Ratzenberger. Dopo qualche domanda degli intervenuti a Mr. Turrini, scatta per noi l’ora X. Il Nume e Mr. Zoff faranno autografi e dediche per tutti. Ma non siamo in una austera libreria, siamo in un circuito, la fila è alquanto scomposta, praticamente si traduce in un assalto a Fort Apache. L’amico Odin ed io siamo in coda per l’incontro con Turrini, potete immaginare la mia emozione? E’ finalmente il ns. turno… sorrido a Leo e pronuncio solo il mio nome con un filo di voce, Odin aggiunge “del Clog”, Leo sembra un po’ sorpreso, ma subito mi saluta e mi stringe una mano, intento a scrivere sul mio libro. Mi onora con una dedica e un suo autografo. 8-))

Attendiamo brevemente per un saluto, Leo è disponibile con tutti i presenti, non delude le mie (alte) aspettative e io sono felice, ho trovato conferma alle mie sensazioni… tutte quelle che lo riguardano a livello umano e professionale. Il Nume, si mostra come sempre coerente oltre che preparato, ironico e spontaneo. C’è spazio anche per qualche battuta sulla Formula 1 dei giorni nostri. Infine, è ora d’individuare il cloggaro che preparerà il racconto dell’evento per tutti gli altri amici, immeritatamente, vinco io! Anche se non mi sento all’altezza del compito assegnato, lo dico sinceramente, rispetto la richiesta del Nume e mantengo la mia promessa….perché in me c’è una gran voglia di ringraziarlo ancora. In fondo mi dico, io non sono il prossimo direttore del Times e Voi mi avete letto tante volte… non posso neppure tentare d’imbrogliarvi… ma so che con me sarete “clementi”. Grazie di cuore a tutti, è stato un vero piacere incontrarci e camminare un pezzetto nelle nostre vite insieme. Un grazie personale lo rivolgo anche alla Ferrari, per aver onorato questo evento. Un amichevole abbraccio a tutti . Luisa >>>> Ps.: Naturalmente tutto l’importante, lo scriveranno gli altri amici del Clog, lo hanno promesso solennemente.                   

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