Profondo Rosso

Ham-Nico: e se finisse come nel 1986?…

A quel tempo, io ero un ragazzo. Credulone e romantico, con due baffi da uomo (vabbè, i baffi no, ma la citazione era troppo bella e vediamo chi indovina).

Dunque, correva l'anno 1986.

Indiscutibilmente la Williams Honda cresceva di una spanna sulla concorrenza.

Sempre per restare in tema di similitudini, la Ferrari era pietosa.

Ma Mansell e Piquet, i piloti di Frank, non si potevano vedere.

Anzi, si detestavano platealmente.

Andò a finire che il campionato lo conquistò il Terzo Uomo.

Alain Prost.

Lui grandissimo, ma al volante di una McLaren che grande proprio non era.

Io non dico che Ricciardo valga il Professore francese di quasi trenta anni fa.

Ho il senso delle proporzioni.

Ma ho il sospetto che stia maturando una situazione paragonabile a quella.

Tra l'altro, non è che io abbia cambiato opinione sulla possibilità di avere nella stessa squadra due top drivers.

Dipende sempre da come li sai gestire.

In Mercedes hanno fatto e stanno facendo un enorme casino.

Ho già scritto che secondo me a Spa Rosberg non ha fatto una porcata. Non era cioè sua intenzione buttar fuori il compagno: non poteva prevedere l'epilogo di una manovra del genere.

Semplicemente, con buona pace dei buontemponi che non capiscono un accidente, ha fatto una cazzata.

Gli è andata strabene, ma poteva essere lui a pagar dazio e adesso persino Amico di Van Gaal (a proposito: complimenti!) ci spiegherebbe che è stato un coglione.

Il guaio vero è che, come in McLaren all'epoca di Senna e Prost, oggi in Mercedes dilaga la sfiducia reciproca. E' saltato completamente il rapporto umano. E in casi del genere innescare catastrofi, a beneficio del Terzo, non è ipotesi balzana. Precisando meglio: dietro la McLaren di Senna e Prost c'era il nulla, qui c'è la Red Bull di un ragazzo che sta sfoggiando una maturità sbalorditiva.

Sono curioso di verificare cosa accadrà a Monza, sempre ricordando che l'ultima gara vale 50 punti.

Ps. Come raccontai anni fa a un amico cloggaro, io firmo qui le mie opinioni, poi ricapito sul blog magari a distanza di otto ore. Cerco di leggere tutto, idiozie comprese. A volte riesco a volte no, fortunatamente siete tantissimi (e i fessi sono una esigua, infima minoranza) S'intende che non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di censurare chicchessia, figuriamoci poi Filippo Vettel, al quale sono vicino nella sofferenza.

E grazie agli amici che, con riflessioni intelligenti, mi aiutano a ragionare meglio sulle nostre piccole grandi emozioni.

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