Profondo Rosso

Verstappen jr e il mito della giovinezza

Ammesso interessi a qualcuno, ancora non ho detto che cosa penso io del minorenne al volante di una monoposto di Formula Uno.

Il discorso prescinde dal talento di Verstappen junior. Non lo conosco, me ne hanno parlato benissimo. Facciamo che la riflessione ha un valore generale.

1) I baby Fenomeni nello sport ci sono sempre stati. Pelè a 16 anni era già il più grande calciatore del pianeta. Valentino Rossi in moto vinceva, sia pure in 125, quando ancora non era maggiorenne.

2) In Formula Uno l'età media dei drivers è venuta abbassandosi clamorosamente. Mi pare che Mansell avesse quarant'anni o giù di lì, quando conquistò il suo unico mondiale. Schumi debuttò a Spa quando si avvicinava al ventitreesimo compleanno.

3) La musica è cambiata e all'inizio dicevamo, nel paddock, che era una moda temporanea, favorita dalle necessità di astuti team manager di risparmiare denaro.

4) E' evidente che c'era dell'altro, vista la precocità trionfale di Vettel o l'esordio lampo di Kviat eccetera.

5) E qui si arriva al punto più interessante.

6) Sempre lasciando da parte la qualità di Verstappen, un osservatore neutrale si chiede: ma guidare una vettura da Gran Premio è diventato così facile? La trasformazione della F1 in una versione 'reale' della Play Station giustifica tutto?

7) Se correre nel presente in F1 è così semplice, non dovremmo ripensare i parametri di giudizio nei confronti dei top drivers attuali? Se l'esperienza conta zero, che valore attribuiamo a chi ha vinto tanto?

8) Esiste poi un elemento 'tecnico', chiamiamolo così. Davvero un ragazzino di 17 anni è in grado di colloquiare con un Newey o con un Allison o con un Paddy Lowe? Che cosa potrà mai dirgli, a proposito di assetti, gomme, eccetera?

9) Oppure, come accennato, guidare in F1 è un esercizio talmente banale da rendere inutile qualunque considerazione figlia di un passato (forse remoto) nel quale un pilota era in grado di aiutare un ingegnere a comprendere meglio una macchina, favorendone lo sviluppo?

10) Per finire, senza scomodare l'etica, ma siamo lì. Io non mi farei operare al cuore da un aspirante cardiochirurgo minorenne, così come non affiderei i miei risparmi a un presunto genio della finanza di diciassette anni. Probabilmente sono troppo vecchio per un mondo che cambia troppo in fretta ma sarò lieto di essere rassicurato.

Cioè, il mondo sta cambiando in meglio o in peggio?

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