Profondo Rosso

Ricciardo, uno di noi

Sono infinitamente grato al Barone x Rosso ora Argentato, socio storico di questo Clog, per avere accettato di narrare la memorabile giornata brisighellese (da Brisighella) dedicata al formidabile Ricciardo. Pare che un certo Filippo Vettel abbia tentato di infliggere a Ricciardo un drive through, ma la vigilanza oculata del Barone ha impedito il misfatto.

Ecco il testo del mio-nostro-vostro inviato.

BARONE ARGENTATO (ex ROSSO) racconta...

"Lo ammetto, mescere il rosso Ferrari con il nero Red Bull fa un certo effetto, di sicuro un bel colpo d'occhio....sono arrivati pure dalla sua città d'origine, Ficarra, sindaco compreso.

Daniel arriva sulle sulle 15:45 in piazza Carducci con la camicina della scuderia che fa un figurone e un sorriso che appena lo vedi da vicino ti trasmette lealtà, purezza.
Sale sul palco per il primo contatto con la folla, parla un po' in italiano, ringrazia: e'davvero emozionato.

Poi e'la volta finalmente della conferenza stampa e Daniel risponde sincero e mai banale.
'Sinceramente non mi aspettavo di vincere 3 gare al primo anno in Red Bull.
E'vero, avevo buone sensazioni prima di Melbourne ma fino a questo punto no.'

A proposito del compagno di squadra ideale, prima non si sbilancia,

poi parlando di Vettel afferma che si rispettano reciprocamente, che il tedesco non e' un rosicone.
Insomma arriva proprio a dire che Sebastian e'il migliore compagno possibile!
La lotta fra i due piloti Mercedes potrebbe riavvicinarlo perlomeno a Hamilton ma la risposta di Daniel è perentoria : 'in questo momento arrivare secondo o terzo nel mondiale non cambia.
Conta solo arrivare primo alla fine'.
Non si pone grandi problemi se fosse meglio l'aspirato di questo turbo afono, ovviamente sorride e risponde semplicemente 'se miglioriamo il volume e'ok!'.
E nemmeno cade nella polemica del momento, Verstappen, che 'a 17 anni e'in effetti molto giovane, io ho fatto un altro percorso ma non si sa mai.'
Allo stesso tempo riconosce che una scuderia come Toro Rosso fa bene a puntare sui giovani perché c'è gente che ha esperienza all'interno, 'a me lavorare con l'ingegner Ascanelli e'servito molto'.
Giudizioso il ragazzo, consapevole sempre di più della sua forza eppure mai presuntuoso:
'Monza mi piace, sono andato bene lo scorso anno.
Spero nella vittoria ma la velocità delle Mercedes non lascia scampo, abbiamo bisogno di un loro errore.
Il podio e' il mio vero obiettivo'.
Sarà....aveva detto la stessa cosa in griglia di partenza a SPA all'impareggiabile Boselli ( a proposito, premiato anche lui oggi, aggiungo con merito).
E infine deciso nel ribadire il concetto in senso lato: 'mi restano 7 gare da qui alla fine ma ho bisogno anche di errori Mercedes per provarci.
Sono pronto.'
Il tempo tiene, quando inizia la cerimonia di premiazione del trofeo Bandini anche il sole in extremis si aggrega.
Padroni di casa, l'ormai collaudata coppia formata da Ivan Epicoco, un amico prima ancora che uno dei più bravi giornalisti in circolazione, e Carlo Costa.
Ma ce ne sono altri due di Costa oggi, entrambi da premiare.
Claudio Costa, per tutti 'il dottore della clinica mobile' e Aldo, uno dei simboli della Ferrari attuale: infatti lavora e vince in Mercedes.
Proprio quest'ultimo e' protagonista di un siparietto che merita qualche riga.
La domanda rivoltagli e'quasi d'obbligo, ovvero se in squadra c'è più tifo per Rosberg o per Hamilton.
Nemmeno il tempo di rispondere che dal pubblico un genio gli suggerisce: 'per Ricciardo!'
Aldo Costa sorridacchia, ovviamente dice di no.
Secondo me aveva ragione.
Il genio, non Aldo.
Da rilevare anche la presenza di Stella Bruno, alla guida di scarpe sobrie, la quale ha raccontato un particolare forse rimosso come un lutto dai telespettatori:
'agli inizi mi occupavo di calcio, poi sono passata con determinazione alla formula uno.
Oltretutto proprio nella fase vincente di Schumacher in Ferrari'.
A questo punto Epicoco azzarda un 'quindi sei anche portafortuna!'
Impreziosisce la sua presenza, Stella, con due perle.
'Il mio preferito e'Ricciardo e non perché sia qui oggi, semplicemente perché quando parla e'uno che si fa capire.'
Le 3 parole che ho aggiunto per completare la sua frase non sono proprio le stesse di Valeria Rossi in quell'estate del 2001.
Però parlavo piano e solo il giornalista seduto vicino a me le ha capite.
Infine, monumentale Stella:
'il pilota in assoluto meno simpatico era Berger, non lo sopportavo perché non capivo mai quando scherzava'.
Tripudio finale ovviamente e nuovamente riservato a Ricciardo che alterna frasi in italiano ad altre in inglese.
'Arrabbiato quando Vettel mi batte'. Ride, per forza.
'Scioccato' il giorno della prima vittoria in Canada.
'Ferrari il sogno fin dall'infanzia....chi-lo-sa-se-un-giorno....'
E'talmente sveglio che ad un certo punto corregge la traduttrice in un passaggio!
Ci vorrebbe il primo Abatantuono per rendergli tributo.
Ah, ha detto anche che 'Abu Dhabi forse sarà la vittoria più bella'.
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