L’Eau Rouge di Sing Sing
A quanto pare, ho un debito con Eau Rouge.
Del crash gate di Singapore, datato 2008, ho scritto tanto, anche qui.
Vedrò di ripetermi.
Io ero là.
La notte del famoso rifornimento 'a strascico' di Massa ero arrabbiatissimo.
Non perchè sospettassi intrighi nel contesto della corsa.
Mi dispiaceva, invece, la conseguenza del flop al box Ferrari: di fatto lì, più ancora che per il crack di motore a Budapest, Massa e Domenicali persero un mondiale che non sarebbe stato immeritato.
All'alba ero in aeroporto per un volo su Londra.
Incontrai Briatore.
Gli dissi scherzando: geniale, la mossa di mandare a sbattere Nelsinho!
Lui si mise a ridere e rispose: figurati, è talmente tonto che non sarebbe mai stato in grado di eseguire una manovra tanto spregiudicatamente sofisticata.
Questo, in tempo reale.
All'incirca un anno dopo, esplose lo scandalo.
Curiosamente, almeno per quanti conoscono la mia generica opinione sull'ex geometra di Cuneo, io presi le difese di Flavione.
Motivo: se vera, una 'soluzione' del genere esigeva competenze (studio di tempi in pista con safety car, posizionamento delle vetture che ancora dovevano rifornire, ect) degne in esclusiva di un ingegnere.
Briatore è un fenomeno a far di conto, ma di tecnologia applicata alla competizione non capisce un accidente.
Non è, cioè, un cervellone da computer-Gps-bla bla.
Inoltre, nemmeno è stupido. Avrebbe di lì a poco messo a piedi Piquet jr, sapendo che costui possedeva una tremenda arma di ricatto?
E' notorio che il delirio di onnipotenza acceca, ma non ho mai pensato che Briatore fosse non dico cieco, ma nemmeno orbo.
Quindi.
Se complotto ci fu (prove incontestabili non ne esistono, siamo rimasti fermi alla parola di un pilota contro la parola di altre persone, almeno per la documentazione acquisita agli atti), venne orchestrato, sempre secondo me, da qualcuno che stava sotto Flavione. Se complotto ci fu, è possibile, anzi probabile, che comunque la cosa al Briatore sia stata comunicata: e infatti più o meno alla fine, dopo vicende processuali complesse, le parti accusate hanno, diciamo così, accettato di ammettere una qualche forma di negligenza.
Alonso.
Io voglio molto bene a tutti voi, ma in materia di cose delicatissime o si hanno certezze o non ha alcun senso scatenare processi mediatici.
Nessuno (nemmeno i Piquet, per capirci) ha mai sostenuto che Fernando fosse al corrente dell'intrigo.
Nessuno.
Io penso che non sapesse, semplicemente perchè, sempre concesso che la storia si autentica, non c'era alcun bisogno di informarlo preventivamente. Bastava dirgli: ok, tu farai il pit al tal giro perchè riteniamo ci possa dare vantaggi nel traffico, il pilota esegue e stop. Non c'è nulla di strano: per dire, ad Abu Dhabi 2010 Fernando entrò ai box subito dopo Webber su richiesta del suo muretto. Fu un errore clamoroso, io al suo posto mi sarei rifiutato ma ormai i drivers sono sostanzialmente esecutori di input ricevuti. Fu uno sbaglio galattico e ne conosciamo le conseguenze. Non credo che qualcuno abbia immaginato, nell'episodio del deserto, un...complotto con partecipazione dello spagnolo.
Poi, se uno vuole andare a letto la sera convinto che Alonso a tavolino studiò la mossa per mandare a sbattere Piquet per vincere un Gp con la Renault, oh, padronissimo, io non ci posso far niente, c'è persino chi sostiene che Neil Armstrong non abbia mai messo piede sulla luna.
Ma io invece sono certo che Armstrong sulla Luna ci sia andato e vado a letto la sera convinto che Alonso, del crash gate, fu al massimo il beneficiario (l'avvocato Ghedini direbbe: utilizzatore finale), senza alcun ruolo specifico nella ideazione (che poi, vado a memoria, senza il rifornimento fallato forse la gara l'avrebbe potuta vincere comunque Massa).
Tanti affettuosi saluti a Eau Rouge.
Potete usare questo post per le libere di Sing Sing.