Profondo Rosso

Vettel, Baku e il Bwoah di Kimi

Altre risposte pre natalizie con auguri incorporati.

@bacigalupo. Io non potrei mai fare il presidente della Ferrari. La amo troppo e gli innamorati folli sbagliano quasi sempre...
@cliffemall. Penso che ingaggiando Sassi la Mercedes acquisirebbe un signor professionista. Però in F1, da molto tempo, nessuno da solo fa la differenza.
@fsano. Che io sappia Haas non era interessata alla trasformazione pura e semplice in satellite Ferrari. Inoltre tieni presente che l’operazione Haas è nata sotto la precedente gestione a Maranello. Capito mi hai?
@doug. La Fia riesce a controllare (quasi) tutto. E non bisogna esagerare con la dietrologia: ad esempio, anche qui in casa a volte ancora leggo che Mercedes avrebbe vinto quello che ha vinto perché una volta nel 2013 fece mille km di test con le gomme. Eh, fosse così facile...
@gian 79. Un libro su Kimi me lo chiedono in tanti ma sono ancora fermo alla prima parola. Indovinata? Bwoah...
@schuberth. Io una Ferrari senza F1 non riesco ad immaginarla. Se accadesse, vorrei vederla correre, al massimo livello, in una versione old style del Mondiale Marche.
@francesco Mauro. Tu sei saggio ma io invece sono digitalmente tonto. Pubblicare le singole domande con risposta annessa mi costerebbe sudore e sangue. Mea culpa.
@emiemi. Ciao Tenorissimo! Vorrei sapere cosa pensi del Flauto Magico di Mozart e spero un giorno di chiedertelo di persona. Sulla Williams, il declino è iniziato oltre un decennio fa. Magari sarebbe il caso di riabilitare Maldonado, ultimo pilota a vincere un Gp per il team che fu di Jones, Piquet, Mansell, Prost...
@nelson66. Ammiraglio carissimo, di Sassi ho già detto. Non è strano che un ingegnere passi da un team all’altro. Poi che in Mercedes ci godano a riciclare gli scarti Rossi, ci sta. Anche se a me, ovviamente a risultati in pista invertiti, piacerebbe vedere il contrario.
@fabio Giuliani. Io la Ferrari del 2018 la chiamerei F120, essendo appunto il 2018 appunto il centoventesimo anniversario della nascita del Drake.
@marchio. Al netto del crash di Singapore e dei crack tecnologici in Malesia e Giappone, a Vettel e alla Ferrari sono mancate le pole. In F1 in pista non sorpassi quasi mai e se su 20 ago parti dietro quindici volte, ciao mamma.
@rtilli. Benzing è un maestro. Scrive di cos’è troppo tecniche per un povero ignorante quale io sono.
@ziomessicano Musa. A Maranello sanno benissimo che per il 2018 debbono avere un motore più potente e più affidabile. Detto così, suona semplice. Poi, tra il dire e il fare eccetera.
@pompadour. Non ho simulatori. Da quando feci un giro di Spa su una Honda guidata da Senna ho rinunciato al virtuale, che non eguaglierà mai il reale.
@adriano. Caro amico, il web è una bellissima cosa, lordata però dall’anonimato che trasforma pavidi imbecilli in eroi (si fa per dire) del libero insulto. Ce ne sono anche in casa mia e di solito li riconosco dal tono volgare di chi si reputa sempre e comunque in possesso della verità assoluta. Quando non c’era Internet, i giornali non pubblicavano lettere anonime e se uno chiedeva di restare anonimo (“lettera firmata”) doveva ad ogni modo farsi identificare dal giornale medesimo. Spero si arrivi a qualcosa del genere anche in Rete, è una questione di civiltà. Nel frattempo, io i cretini li ignoro. Se li eviti, prima o poi tagliano l’angolo. Purtroppo non di rado questo mio consiglio non viene recepito e me ne dispiaccio. Ma dei Napalm51, alla fine, francamente me ne infischio. Fallo anche tu.
@gieffe22. Vettel a Baku sbaglio e lo scrissi subito. Fu punito subito, rimettendoci una vittoria certa. Fine della storia, per me. Il successivo, prolungato linciaggio, con coda inutile in sede Fia, è stato un giochino orchestrato da abili manipolatori.
(Continua)

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