Profondo Rosso

I due ruoli di Binotto e i rimpianti di Alonso

Ancora risposte. Le domande sono proprio tantissime! Buon ferragosto a tutte e a tutti.

@final overtake. Non c’è dubbio che nella era Mosley la Fia, con Todt a Maranello, era sinceramente ben disposta nei confronti della Ferrari (terzo pedale McLaren, berillio Mercedes, deflettori malesi, gomme Michelin 2003, mass damper Renault 2006). Ma parliamo di una generazione fa. Oggi ci sono equilibri diversi. E persone diversissime.
@agente 57. Personalmente sono del parere che un team funzioni meglio con un team principal e un direttore tecnico. Lo sostengo da sempre. Del resto, anche Binotto dice di sentirsi team principal e non dt. Magari la cosa andava spiegata meglio prima che iniziasse la stagione.
@progressive. Ancora su Aldo Costa. Ripeto che al suo posto non tornerei. E aggiungo che da solo non potrebbe certo vincere.
@kimikaze. Sulla salute di Schumi io purtroppo non mi aspetto buone notizie.
@pablo67. È vero, ho scritto poco su Piquet senior. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo. Era un tipo divertente, nonché un gran pilota. A me però dava fastidio il modo, inutilmente oltraggioso, in cui parlava di Ferrari ormai vecchissimo. E il suo atteggiamento nei confronti di Senna era inqualificabile. Al netto di questo, è stato un super driver.
@Terminator90. Fossi capace di guidare una monoposto di F1, vorrei la Rossa di Lauda del 1975 e come pista opterei per Spa. Quanto a Abu Dhabi 2010 e alla buccia di banana davanti all’auto di Alonso rimossa dall’amico Colajanni, visto l’esito era meglio lasciarla dov’era. Quanto al mondiale Ferrari perso in extremis e per me più doloroso, sicuramente Jerez97. Dopo l’ultimo pit stop mi sentivo in paradiso. Pochi minuti più tardi stavo all’inferno. E non ho mai capito come abbia fatto il mio amico Jacques Villeneuve a riprendere Schumi. È uno dei misteri della mia carriera di inviato speciale.
@ferrari4ever. Alcune delle ipotesi sui nuovi regolamenti per il 2021 sono interessanti. Ma io sono vecchio e da decenni sento parlare di riforme destinate a rendere più vivaci le corse. Dopo di che, non cambia mai niente...
@piky. La Ferrari quest’anno ha sempre un avuto un atteggiamento pro Vettel, vedi dichiarazioni di Binotto pre campionato e ordini di scuderia in gara. Ma tocca a Seb aiutarsi da solo.
@gabriele. Tasto dolente, quello degli sviluppi. Io la Mercedes la lascerei stare, è troppo avanti. Il paragone va fatto con la progressione Red Bull. Ed è negativo per la Signora in Rosso.
@cappelli. Non è la Fia che deve liberarsi dello strapotere Mercedes. È la Ferrari.
@mumu. È una proposta interessante, la tua. Una volta, magari a fine stagione, potrei essere io a fare domande a voi! Prometto di pensarci.
@morelli. Vedi, Alonso è un signor pilota. Io l’ho visto debuttare in F1 e sono testimone: talento eccezionale. Il suo problema è il carattere: uno così forte ha smesso di vincere mondiali tredici (!) anni fa, mica ieri. E il fatto che nessun top team lo abbia cercato, dopo gli anni in Ferrari, segnala che ovviamente avevo ragione io, quando segnalavo certe cose. Ma mi dispiace, perché per la classe che ha Fernando meritava altre opportunità. Magari le riavrà, ma il tempo che ha sprecato, anche per colpa di consiglieri infelici e di adulatori tontoloni, eh, quello non glielo restituirà nessuno.
@pietro. La tua è una domanda in stile what if. Sto al gioco. Con la Red Bull 2010-13 Hamilton avrebbe vinto tutti i campionati. Idem Vettel con la Mercedes (magari batteva pure Rosberg nel 2016).
@mantovani. Eh, il gossip talvolta è irresistibile anche in F1. Una volta Irvine accolse una giornalista sul motorhome Ferrari per una intervista esclusiva. Solo che era nudo. Scoppiò un casino tale che la Ferrari dovette attivare la sua task force diplomatica per chiudere il caso...

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