Profondo Rosso

Monza, per noi

Continuano a dire che il venerdì nel Parco sarà bagnato dalla pioggia.

Pioggia che comunque non riuscirà a spegnere il fuoco di un entusiasmo ritrovato.

Poiche’ presto le chiacchiere staranno a zero, affido il prologo del week end ad una testimonianza.

In piazza Duomo, mercoledì, c’era anche il proboviro Ricccris.

E’ arrivato...lungo con il suo racconto solo perché, sul palco, ha invano cercato ex illustri come Antonini e Colajanni.

Buona lettura.

RICCCRIS SCRIPSIT.

“Chi c’era, dico in Piazza Duomo a Milano, beh, avrà qualcosa da raccontare agli amici.”

Eh si caro Leo, hai ragione.

Ed io c'ero.

Che cosa ho visto ? Tanto.

Ma soprattutto, che cosa ho SENTITO !

Ho sentito – abbiamo sentito... - quell'emozione che solo la Rossa più bella del mondo può dare...vedere, sentire, vibrare...ecco, vibrare...

Come ha vibrato quella piazza quando è apparso sul palco Mario “Piedone” Andretti, quel pilota incredibile che si faceva le prove di Indianapolis il giorno dopo aver finito il GP di Monza, saltando al volo – è il caso di dirlo... - di là dall'oceano, alla faccia del jet lag e di tutte le altre menate...

Come ha vibrato quella piazza quando insieme a lui sono apparsi sul palco decenni di storia della Ferrari, visti attraverso i suoi piloti...Andretti, Berger, Capelli, Merzario, Prost, Felipe Massa, a cui il popolo rosso ha tributato quel “uno di noi, Felipe uno di noi...” che si riserva solo a chi hai amato e ti ha amato.

Tralascio gli altri, o meglio non vi annoio col nominarli tutti, ma non per questo meno amati e commossi; vi assicuro che dalla transenna sotto il palco si percepiva tutto...la commozione di Prost e di Arnoux, la sfacciataggine di Eddie, il perfetto aplomb cercato da Berger che però...però...

E ad un certo momento mi sono ritrovato a pensare “dio Riccardo, ma quanto sei vecchio ?? Tu questi li hai visti correre tutti, tutti nessuno escluso...a partire dal quasi ottantenne Piedone, ancora in piena forma, Merzario, Prost, fino al ragazzino di oggi, quel Charles ormai ribattezzato Carletto...dio, quanta emozione.

Poi la folla ha per un momento trattenuto il respiro...per prepararsi al boato in cui è esplosa quando la bella Federica ha pronunciato il nome di Kimi Raikkonen... Kimi è senza dubbio il pilota più amato al mondo, specie se quel mondo lo rapportiamo al mondo Rosso.

Non lo potete capire, non lo potete immaginare...è stato un momento incredibile...una cosa da far rizzare i peli e da gonfiare il cuore...Kimi è, secondo me, la perfetta incarnazione di quei versi della più famosa poesia di Kipling – Sarai un uomo... - che recitano “...se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo” e poi “...o passeggiare con i Re, rimanendo te stesso”. Ecco, Kimi è questo...

E poi...e poi...poi c'e stato il resto...i due campioni di oggi, il TP che li ha presentati anche in qualche piccolo “lato oscuro” e divertente, come la corsa al bagno del motorhome prima della gara...

Ma la cronaca la potete leggere dappertutto...io invece vorrei trasmettervi, se riesco, le emozioni...piazza Duomo era piena, davvero ad un certo punto sembrava non bastasse; e tutto questo succedeva per degli appassionati che erano lì ad omaggiare e ad essere omaggiati da una squadra che – è la realtà delle cose – non vince il titolo dal 2008, ovvero da ben 11 anni consecutivi ! Uomini, donne, bambini...tutti lì, ammassati in quella piazza per sentirsi uniti in quella passione, in quella emozione. Pronti a riviverla ingigantita in caso di vittoria e mai disperati in caso di sconfitta.

Ma chi, chi altri al mondo può immaginare, può realizzare una cosa del genere ?

Ha ragione Leo...essere ferraristi è una condizione dello spirito; non conta il risultato di oggi, non conta se le cose vanno bene o vanno male – certo che se vanno bene è meglio... - quello che conta è “Essere Ferrari”.

Ho visto tornare sul palco Domenicali, Arrivabene – due veri signori, e capite bene a cosa mi riferisco - e poi...e poi...Il Presidente; con la lacrima all'angolo dell'occhio, si aggirava quasi incredulo di esser di nuovo parte di quella festa...lui a cui il popolo rosso ha dedicato un tributo unico, perchè quando è apparso è partito il coro “il presidente, sei sempre il presidente...”.

Che gentaccia in quella piazza...nessun rispetto per il presidente attuale, tale...tale...oddio, ho un vuoto di memoria !

Chiunque potrà vincere tutti i titoli che vuole, ma mai potrà incarnare e vivere questo spirito come può farlo questo nome unico al mondo.

Ferrari.

Essere Ferrari.

Ed essere orgogliosi di essere ferraristi.

Che pomeriggio fantastico !

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