Profondo Rosso

“Dentro la Scuderia”, un libro per un segreto

Aspettando le sorprese delle notti magiche di Sing Sing (un luogo in cui, a partire dal 2008, ne sono capitate di cotte e di crude), nell’attesa, dicevo, mi prendo la briga di segnalare qui un piccolo libro che, forse meglio di tanti poderosi volumi!, racchiude il senso di quello che io mi ostino a considerare lo spirito Ferrari.
Angelo Castelli ha lavorato per la azienda di Maranello per cinquantadue (52!) anni.
Venne assunto dal Drake come disegnatore tecnico e poi le tappe della vita e della carriera lo hanno portato ad assumere ruoli di responsabilità in fabbrica e in Scuderia.
Si è occupato della organizzazione. In una parola, di tutto quello che noi appassionati da fuori non vediamo. Della logistica, dell’asfalto dei circuiti del Mugello e di Fiorano, della nuova, robotica sede del reparto corse.
Per capirci, la Rossa che vince o che perde nei Gran Premi è figlia “anche” del lavoro e della passione di gente come Angelo.
Quando io affermo, di sicuro un po’ pomposamente, lo ammetto, che la Ferrari è una categoria dello spirito, ecco, lì vado a parare.
Il libro si intitola “Dentro la Scuderia”, edito da Arte Stampa. Chi vorrà farlo, non si annoierà a leggerlo, fidatevi.
Aggiungo che, magari non a caso, Castelli è uno degli amici fidati di Mattia Binotto. E mi aveva fatto capire, con mesi di anticipo, come sarebbe andata a finire la guerra di potere che un anno fa, di questi tempi, stava dilaniando la Ferrari. Aveva ragione, s’intende.
Da dentro, certe cose si comprendono meglio che da fuori.

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