Profondo Rosso

Vettel vs. Leclerc, si può andare avanti così?

Non farò Ponzio Pilato.
Non me ne laverò le mani.
Del resto, la questione vera non riguarda i centimetri, chi poteva spostarsi, chi doveva capire che la Scuderia viene prima degli egoismi, eccetera.
No.
Qui la domanda è un’altra.
Possiamo andare avanti con la coppia Vettel/Leclerc? Con due che (mi scuso per la volgarità trucida) si sfidano a chi ce l’ha più,...insomma, avete capito?
E adesso?!?
Una cosa del genere, due Ferrari che si eliminano a vicenda, rimanda a storie antiche. Alle incomprensioni, chiamiamole così, tra Lauda e Regazzoni. Ma erano altri tempi, tempi in cui ancora non si imponevano rigidamente i principi “aziendali”.
E adesso?!? La rissa rusticana tra Vettel e Leclerc può sembrare clamorosa e anzi certamente lo è, ci mancherebbe. Ma non esplode all’improvviso. Non capita per caso. Proprio no.
Semplicemente, se non addirittura banalmente, Carletto e Sebastiano sono troppo simili, pur essendo diversissimi.
Dite che è un paradosso? Per niente! I due hanno in comune l’ossessione per la vittoria. E checche’ se ne dica non c’è troppa differenza tra le loro prestazioni.
Di più. Il conflitto generazionale (un quattro volte campione del mondo sfidato in casa da un Fenomeno emergente) viene esasperato da una sfiducia reciproca figlia di episodi talvolta imbarazzanti. L’estate 2018, Seb che pubblicamente dichiara di preferire la conferma di KR7 (a proposito: grande il Vecchio in Brasile, come Giovinazzi e come Albon, per tacere di Verstappen: ah, se solo l’olandese fosse muto come Bernardo, il servo di Zorro!)
E poi il 2019. Il pasticcio del sabato di Monza. Le incomprensioni di Sochi. Le strategie di Singapore. Equivoci che non hanno trovato, evidentemente, una spiegazione rasserenante.
Sto dicendo che era inevitabile, quanto accaduto su un rettilineo brasiliano? Forse: se si arriva a tanto quando c’è in ballo un quarto posto, eh, mi domando cosa mai accadrebbe se in palio ci fosse il primo, dei posti.
Nemmeno è il caso di indagare troppo su chi sia il colpevole del disastro di Interlagos. Ci sarebbe da discutere all’infinito e ognuno dei Duellanti ha il diritto di reclamare una fetta di ragione. È un dibattito da...Var!
Ma il vero quesito è un altro. Mi spiego: possono Vettel e Leclerc continuare a vivere sotto lo stesso tetto? Come si esce da una situazione che non può essere governata soltanto sulla base dei contratti? In breve: nel 2020 che coppia vedremo al volante delle Rosse?
Io, davvero, non invidio Mattia Binotto. Invidio invece chi, nella immediatezza dell’autogol, ha subito accusato il capo del reparto corse per la cattiva gestione dei due drivers.
Ma credete sia cosa facile?
Giuro: non lo è.
Ps. Cercate di tenere alto il livello del dibattito qua sotto. Temo sia impossibile. Ma almeno provateci. Grazie.

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