Profondo Rosso

La Ferrari e i giorni del Condor

Conviene parlare d’altro, almeno possiamo fingere di distrarci.
La preoccupazione è di tutti. L’ansia mia è accentuata: una figlia medico in ospedale, un fratello medico in ospedale.
Spero possa (presto!) adattarsi a loro e a tutte le persone coinvolte in prima linea quello che una volta disse Winston Churchill.
“Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi”.
E parliamo d’altro, se no mi commuovo e non va bene.

La Ferrari e i giorni del Condor.
Dopo le perplessità della prima settimana di test, ovviamente la Ferrari sarà la sorvegliata speciale in quel di Barcellona, da mercoledì in poi.
Lo scetticismo è stato (anche) esasperato dalle pubbliche esternazioni di Binotto.
Qui bisogna intendersi.
Mattia può piacere o non piacere, è questione di opinioni.
Ma da quando occupa la poltronissima di team principal io non ricordo sue dichiarazioni farlocche o infelici.
Poi, ripeto, chi vuole è libero di considerarlo non all’altezza del ruolo: ma contestarne la trasparenza è ingiusto.
Adesso vedremo come funzioneranno sulla SF 1000 le nuove soluzioni approntate a Maranello.
Per inciso: sono tutte cose già previste, non è che i primi tre giorni a Barcellona abbiano innescato rivoluzioni in corsa.
Ripeto inoltre che ne’ Vettel ne’ Leclerc hanno cercato la prestazione, la scorsa settimana.
Ma non c’è dubbio che la Mercedes sia in vantaggio.
E nemmeno dovrebbe essere una sorpresa, almeno per chi durante l’inverno ha perso tempo a leggermi.
Forza Max.

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