Profondo Rosso

I record di Hamilton e di Raikkonen

Ah, questi record!
Diceva il banchiere Cuccia che le azioni si pesano, non basta contarle.
Forse vale anche per i numeri.
Si contano, ma si possono anche pesare.
Forse già nel week end
russo appena cominciato Lewis Hamilton eguaglierà il record di vittorie di Michael Schumacher.
Di sicuro, lo batterà a breve.
Sull’argomento ho ospitato in vetrina alcune opinioni.
La mia, in sintesi.
Ham è un grandissimo.
Negarlo non depone a favore dell’intelligenza.
Dopo di che, io ho il diritto di pensare che talune imprese iridate di Schumi (1994, 2000, 2003...) siano state più sofferte di quelle di Lewis.
Inoltre, come non di rado mi capita di osservare, Hamilton ha perso un campionato per mano di un compagno di scuderia.
Nulla contro Rosberg, che era molto bravo, ci mancherebbe.
Ma anche questo è un fatto.
Dopo di che, della generazione anagraficamente successiva al tedesco, Lewis è indiscutibilmente il migliore.
Lo ha dimostrato, lo sta dimostrando. E stop.
L’altro record riguarda KR7.
A breve, Raikkonen diventerà il pilota con il maggior numero di Gp disputati nella storia della Formula Uno.
Dovesse smettere a fine stagione, nel 2021 il rientrante Alonso gli toglierebbe il primato.
Immagino che Kimi se ne freghi (e non c’entra Fernando, nel discorso).
Sono amico di KR7.
È adorato in ogni angolo del continente perché la gente comune percepisce la sua assoluta estraneità allo stereotipo del pilota post moderno.
Kimi però non è diverso dagli altri.
È unico.
Io credo che il Destino (o la Provvidenza, come preferite) abbia una sua logica. E anche un senso dell’umorismo.
Infatti mi riempie di ilarità constatare come , a dispetto di quanto sostenevano numerosi incompetenti Made in Italy!, Kimi Raikkonen rimanga l’ultimo campione del mondo al volante di una Ferrari.
E temo sia ormai un record anche questo.

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