Profondo Rosso

Grazie a Elkann per il ritorno Ferrari a Le Mans

Oddio.
Mi viene in mente una vignetta di Altan con Cipputi.
Quella in cui l’operaio dice a se stesso: ormai ho idee che non condivido.
Ecco, appunto.
Chi mi segue conosce la mia perplessità sulla figura di John Elkann.
Motivata ripetutamente.
Però, adesso, tanto di cappello!
Riportare la Ferrari a Le Mans dal 2023, nella categoria top, è una genialata.
Primo, restituisce il Cavallino alla sua storia migliore, ai 9 trionfi assoluti tra il 1949 e il 1965, da Chinetti a Rindt e bla bla bla.
Secondo, il progetto Hypercar è il riconoscimento che il brand di Maranello non esisterebbe senza le corse.
Terzo, con l’aria che tira e con i tagli obbligati al budget F1 è importante non toccare i posti di lavoro del reparto corse. Ci sono momenti in cui l’arroganza padronale, come si diceva una volta, viene sconfitta dalla lungimiranza, dalla visione. E io me ne compiaccio, visto che sospettavo Elkann di cecità.
Quarto, sono un ex bambino cresciuto nel mito delle auto con le ruote coperte, quindi c’è anche un coinvolgimento emotivo che manco provo a nascondere.
Quinto, se non muoio prima è la volta che finalmente vado a Le Mans di pirsona pirsonalmente,s’intende a portar la borsa a Emi Emi.
Vedremo poi a chi sarà affidato il programma (Bin8 & Cola già scalpitano) e come sarà la macchina e se la guiderà anche Leclerc e se e se e se...
Intanto, è una gran bella notizia. Per di più, vagamente inattesa.

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