Profondo Rosso

A volte ritornano: Colajanni alla Pirelli

Per non acuire il mio e vostro sconforto, parlo ancora d’altro.
Luca Colajanni torna in Formula Uno.
Come responsabile della comunicazione Pirelli ai box, al posto del dimissionario Matteo Bonciani (per la serie: se ne vanno sempre i migliori, non solo da Maranello).

Due eccellenze italiane riunite ! (Questa mi è venuta bene, ammettetelo).
Il perfido Cola!
Luca Bugia Colajanni!
L’uomo che ad Abu Dhabi 2010 inutilmente rimosse prima del via una buccia di banana dai paraggi della Rossa di Alonso. Episodio che, nella sua marginalità, rende testimonianza di una verità indiscutibile: il Cola è ferrarista dentro.
Nei lunghi anni in cui, in periodi diversi, il Cola ha governato l’ufficio stampa del reparto corse, ecco, è riuscito nell’impresa di litigare con tutti. Ma proprio con tutti. A costo di risultare simpatico come un tubetto di dentifricio vuoto in albergo quando hai necessità di lavarti i denti.
Eppure.
Eppure, questo mio fratello un po’ sghembo (Luca è come Jessica Rabbit, lo disegnano così, ma dal vivo è un buon uomo) ha avuto un grande merito.
Ha sempre messo l’interesse della Ferrari al primo posto. Non per dovere professionale. Per intima convinzione.Anche quando mentiva per la gola (cioè quasi sempre) lo faceva non per bieco tornaconto personale, bensì per aiutare la Scuderia.
Ci si può interrogare, in questa epoca di impazzimento social, su cosa sia meglio. Una immagine patinata, accomodante, ruffiana? O un approccio ruvido, al limite dell’asprezza, per tutelare la Squadra che rappresenti?
Io dubbi non ne ho. Meglio un fratello sghembo (molto sghembo, eh) di un finto comunicatore alle rose.
Dopo di che, non fraintendetemi. Non vinci un Mondiale se un pierre sa fare il suo mestiere, ci mancherebbe. Però male non fa.
Quanto alla Pirelli, giusto per fare incazzare il perfido Cola prometto di iniziare a parlarne male.
Mai perdere le cattive abitudini.

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