Profondo Rosso

Ferrari, a Le Mans una pole rosso Fuoco

Vabbè, magari succede.

Oppure no.

Comunque, Ferrari davanti in qualifica a Le Mans.

Ecco il racconto di Emi Emi, sempre sia lodato.

Una pole Rossa Fuoco

A chi mi ha sempre chiesto per quale ragione valga la pena innamorarsi di Le Mans, non potrei trovare risposta migliore di questo giovedì.
Un’emozione da poco.
No, non questa volta. Non è più tempo di battute e facili ironie. È solo il momento di lasciar andare l’emozione, di avere il privilegio di poter scrivere la storia del mito Ferrari che cerca di riprendersi il mito. Dove tutto è nato e cominciato.
50 anni dall’ultima pole Ferrari a Le Mans per l’assoluto a firma Arturo Merzario.
50 anni dall’ultima prima fila Ferrari a Le Mans, per mano di Ickx e Merzario. Tutto torna mezzo secolo più tardi, quando la 499P di Antonio Fuoco suggella la pole del centenario della 24 Ore più famosa al mondo col numero 50 sul cofano. Nemmeno uno sciamano olistico sotto peyote, avrebbe potuto chiudere perfettamente una simile circonferenza da cabala ebraica.
Tutta la mistica esoterica da corsa, non vale un simile momento.
Pura emozione, vera e forte. Antonio Fuoco, il ragazzo di Calabria, dopo la pole di Sebring ha colpito ancora nel santuario del Graal delle corse. La Mans val bene una messa, ma anche una pole qui in questo momento della storia del Cavallino, può davvero bastare. Oggi Vasseur rideva al box della Peugeot insieme a Tavares. Coletta al massimo credo possa aver sorriso gustandosi ben altro. Contemplando uno splendido tramonto francese.
Una pole rosso fuoco.
No.
Una pole Rossa Fuoco.
Trovate voi, le sottili differenze.
Nell’essere Ferrari.

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