Profondo Rosso

La Ferrari di Le Mans non la prendono più

Bellissima emozione.

Ferrari in trionfo a Le Mans nel Centenario della corsa, mezzo secolo dopo l’addio, 58 anni dopo l’ultimo acuto con Rindt al volante.

Il respiro della storia.

E la storia siamo noiz

Conoscete la mia opinione su John Elkann presidentee.

Negativa.

Ma su Le Mans ha avuto ragione lui e allora grazie.

Grazie anche a Emi Emi. Io non so una mazza di Bop, a occhio non può piacermi ma Emi ha reso lirica questa avventura meravigliosa, che ha coinvolto, con Guidi e Calado, anche il mio nipotino Giovinazzi.

E adesso…

EMI SCRIPSIT

11 luglio.

Non ci prendono più…
un presidente a un re.
11 giugno.
Non ci prendono più.
Un foglio bianco da cui partire. Ecco cosa è stata questa impresa. Perché d’impresa (vera) si è trattata. Un manipolo di uomini chiamato a realizzare l’impossibile. Come piaceva al vecchio Enzo.
Non ci prendono più.
Il circuito che per metà è letteralmente annegato nella pioggia e per l’altra metà è più asciutto del deserto del Sahara. Quei frangenti in cui sopravvivere alle intemperie non è solo un’esigenza, ma l’imperativo assoluto dettato da una corsa imprevedibile come la 24 Ore. Erano due giri di distacco a Sebring, uno a Portimao, a Spa si è finiti sul podio nello stesso giro dei vincitori. Quando conobbi Coletta a Imola, incontrai un leader cortese ma fermo. Un foglio bianco, per tanti dubbi scomparsi in pista in poco più di due anni. Il merito grande di aver dato valore a chi da altre parti ha solo trovato porte chiuse, anche all’interno della stessa Ferrari.
Il Cavallino ha vinto a Le Mans per la decima volta. Una gara vinta e persa due volte. Una carezza data alla storia, nel riprendersi ciò che è sempre stato della Rossa 50 anni più tardi. Non c’è Porsche, Toyota che tenga. Ha vinto la storia del marchio di automobili più famoso al mondo, per chi come Furia salvò la Ferrari a Daytona. Era il ’67. A volte l’oblio del presente può essere più logorante della possibile bancarotta del passato.
A Mauro sarebbe piaciuta una vittoria così. Bella e impossibile.
Mi commuovo. Quel che credevo e non osavo dire è avvenuto. Il Nume me l’ha augurato. Ho pensato fosse pazzo, ma tra i due, chi viva nei dintorni di Modena è lui. Conosce la sua gente e i miracoli che sia (ancora) in grado di compiere con le proprie mani.
Magari anche Leclerc può averlo pensato.
Non dev’essere poi così male: vincere con una Ferrari a Le Mans.
Non ci prendono più…
Bentornato a casa.
Cavallino rampante.

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