Costa e Allison, gli autogol Ferrari
Rispondo ad una ultima sequenza di domande.
Può essere che alcuni quesiti mi siano sfuggiti e me ne scuso. Non è semplice leggere tutto, avendo per giunta un sacco di cose da fare.
Grazie a ognuno di voi. È faticoso, ovviamente, tenere insieme una comunità di appassionati. Ma è anche molto bello e fin quando le energie me lo consentiranno continuerò a farlo.
Per rs1934. Allison in Ferrari c’era già stato, poi era andato via, quindi tornato. Era molto stimato da tutti. Nel 2016, mentre stava rientrando dal Gp di Melbourne, sua moglie mori’ all’improvviso. Avendo tre figli, James chiese e ottenne di poter lavorare, per un po’, da casa, dall’Inghilterra. Nel frattempo la macchina di Vettel e Raikkonen non era per niente competitiva. Marchionne si innervosì, chiese ad Allison di rientrare in fabbrica, lui chiese ancora un po’ di tempo, non gli venne concesso. Il resto è noto, suo passaggio successivo in Mercedes. È una storia triste e con il senno di poi fu anche un errore. Clamoroso. Quanto a Binotto, che non fu estraneo al caso Allison, in generale come prima domanda gli chiederei quale pensa sia la sua responsabilità se in 4 anni da team principal ha vinto in tutto, se non ricordo male, sette Gp in tutto.
Per Alex. A inizio 2020 in Ferrari non avevano capito (al solito). Sulla comunicazione infelice dell’era Binotto mi sono espresso ripetutamente.
Per Luigi Barbieri. Un presidente non deve fare funzionare una macchina. Non è il suo compito. Deve invece motivare un gruppo, mettere tutti nelle condizioni di lavoro ideali, rassicurare, rasserenare, talvolta anche pretendere. Soprattutto deve essere presente, se non fisicamente in spirito. Riuscirà il nostro eroe John Elkann a …
Per Lorenzo Mansell. Forse ho già risposto, comunque Aldo Costa, mio grande amico, sta benissimo in Dallara. Non ha mai perdonato la Ferrari di Montezemolo e Domenicali per la cacciata del 2011. E io aggiungo che ha perfettamente ragione: fu una delle tante mosse sbagliate dell’ultima generazione Rossa. La verità è che di innocenti non ce ne sono.
Per Massimo Alfani. Io considero Sainz un buon pilota. Anche qui, forse ho già risposto altrove. Le ambizioni di Carlitos sono legittime. Poi, io credo sia meno veloce di Leclerc.
Per 4Palle. Vecchio mio, tu sai meglio di me che la F1 va a cicli. Far perdere qualcuno “a tavolino” è roba da wrestling, spero non da Wec. A me non interessa.
Per Blade Spirit. Per me come per tanti Zolder fu una ferita insanabile. Non ho mai ritenuto Mass responsabile della tragedia. Potrei scrivere un libro su quello che feci con un prete nelle ore della agonia di Gilles, ma sono ricordi del cuore.
Per Tucci. Forghieri mi ha sempre detto che se lui fosse stato a Imola 82 non sarebbe accaduto nulla. Chissà. Quanto alla sede inglese di Barnard, all’epoca Ferrari fece bene. Replicarlo oggi sarebbe invece un errore. La macchina di inizio 2022 era buonissima…
Per Pellicano. Sui proclami del Vigna pre campionato mi sono già espresso. Evidentemente era male informato, cosa vuoi che ti dica.
Per 312 T4. La regola del parco chiuso è una supercazzola con scappellamento a destra, tapioca.
Per Pippo. La presenza Ferrari al top nel Wec è un bonus per la azienda.
Per Maipora. Se Red Bull avesse sforato ancora il budget cap io direi che errare è umano, perseverare è diabolico. Ma possibile siano così fessi?
Per Marco Andretti. Da Ferrarista, mi sarei goduto più un mondiale con Vettel che con Alonso. Ma Kimi ad Interlagos per me rimane qualcosa che non spiegare, talvolta, nemmeno a me stesso.
Per Gianni Alesi. Devi dire a tua nonna quasi 95enne che mia madre quasi 96enne ha promesso di non morire fin quando non vede un pilota Ferrari campione del mondo.
Per SErFAr. Amico carissimo, anche la regola sul congelamento motori e’ una supercazzola con scappellamento a destra, tapioca. Io e te la pensiamo allo stesso modo su tante cose. E ti assicuro che questo mi fa davvero piacere.