Ancora su Sainz, Leclerc e il DRS
Per cominciare, un abbraccio a Don Pablo.
Ancora su Sainz, Leclerc, Monza. Ma parto dal Drs.
Io sostengo da quando è stato introdotto che non è una bella cosa. È come il Bop nel Wec. Non c’entra niente con l’idea che ho io dell’automobilismo.
Detto questo, per piacere.
Non amo essere preso per i fondelli.
I sorpassi Drs sono fasulli.
Prima del Drs, io c’ero. Sorpassi in F1 non si vedevano praticamente mai. Da ricordare uno o due all’anno, se andava bene.
Sono andato negli autodromi per una vita. La lamentela era un classico: ma qui nessuno sorpassa nessuno!
Mi sono sciroppato anni, anzi decenni, di “trenini”. A Monza e altrove e ovunque.
Chi la racconta diversamente mente sapendo di mentire. Oppure non c’era. Oppure si addormentava sul divano subito dopo la partenza, come scrisse una volta Indro Montanelli facendo tremendamente incazzare Enzo Ferrari.
Onestamente, le gare erano più noiose una volta. Punto e basta. Dopo di che, il DRS è come il metadone. Non ti fa guarire.
Quanto poi al dominio assoluto dei Bibitari, figuriamoci se non è fastidioso. Noiosissimo. Ma mica la prima volta.
Del resto, McLaren vinse il Mondiale piloti nel 1984/1985/1986/1988/1989/1990/1991.
Williams ne perse giusto due tra il 1992 e il 1997, perché in mezzo ci fu una tragedia.
Ferrari dal 1999 al 2008 neanche sto a ricordare.
Il quadriennio della Red Bull di Vettel.
L’era Mercedes dal 2014 in poi.
Sono quarant’anni, o giù di lì. C’ero solo io, nei paraggi.
Su Sainz e Leclerc a Monza, mi ripeto.
A parte che l’evento è stato un trionfo popolare (boh, avranno regalato i biglietti, anzi avranno pagato il mio amico Nelson66 e i suoi rampolli perché andassero ad intasare gli spalti, va bene, questa F1 è monnezza, che orrore quei giovani con il cellulare!), confermo la mia opinione.
Fin quando non si buttano fuori e fin quando pur sfidandosi ottengono il miglior risultato possibile per la Scuderia, per me i due Carli possono fare quello che vogliono.
Se invece si fossero cilindrati, me li sarei mangiati crudi.
È l’esito a fare una differenza, non il comportamento in se’.
Altra cosa.
Notoriamente, io sono innamorato della Ferrari. Intesa come Squadra.
Dopo di che, siamo tutti umani.
Io preferivo Gilles a qualunque compagno di squadra.
Kimi a qualunque compagno di squadra.
Nemmeno mi passa per l’anticamera del cervello di criticare chi sta con Leclerc o con Sainz.
Sono sentimenti perfettamente legittimi.
L’ultima cosa.
Può piacere o meno, ma con Hamilton/Russell e forse forse Norris/Piastri, il duo Leclerc/Sainz è il più equilibrato.
Posso garantirvi che Charles adesso ne è perfettamente consapevole.