Profondo Rosso

1-09-2024, la Ferrari riscrive la Storia

1-9-2024.
Invito i miei fratelli ferraristi a segnarsi la data.
Credo non fosse mai accaduto in precedenza: una casa automobilistica vince nello stesso giorno un Gp di F1 (e che Gp: Monza!) e una prova del mondiale a ruote coperte (6 Ore di Austin o come diavolo si chiama).
Aggiungo che in questa stagione le vetture della casa di Maranello hanno trionfato appunto a Monza, a Montecarlo e a Le Mans.
Magari sarebbe il caso di riflettere tutti (quorum ego) sul presunto totale disinteresse di John Elkann per le corse.
Forse c’è qualcosa che non torna, nella vulgata tradizionale.
Comunque, voglio rassicurare gli Anti. È vero: la McLaren nei Gp rimane superiore e nel Wec il Bop è una colossale schifezza (mica cambio opinione perché il mio amico Kubica ha vinto ad Austin, eh).
Dopo di che, essendo la realtà della mia vita molto più interessante delle stronzate catodiche, non ho mai guardato un reality tv. Però so che fanno le Nominations, o qualcosa del genere.
Bene.
Vanno in nomination per una scorta di Maalox i cloggari Uru (ma dai, tutto il mondo dice che Leclerc a Monza ha fatto un capolavoro e lo ha fatto, poi magari a Baku scappella di brutto, però riconoscere i meriti anche di chi non si ammira è un sintomo di lucidità, su, è come se io non avessi fatto i complimenti a Vasseur perché talvolta l’ho criticato, su), Undead e Rosato (cioè, io sono uno che pensa che Verstappen e Hamilton siano formidabili ma forse voi due vivete su Marte, credete che Lewis e Max avrebbero vinto così tanto senza un’auto dominante, era Mercedes ed era Red Bull? Ma non lo sapete che nel 2005 Schumi, per me con Ayrton il più forte di tutti, veniva spesso doppiato perché la Ferrari non andava? Occhio che questo è l’Abc, per chi si interessa di F1).
Per stavolta, Maalox. Sanzioni corporali la prossima volta.
Adesso vi lascio al tenero Emi e al suo deliquio sulla impresa 499 ad Austin. Non bullizzatelo, è un bravo ragazzo.
EMI SCRIPSIT

Ecco.
Dovrei proprio, accogliervi con un mistico  e “geneniano”  “io no hai ma visto cuesto”.
Non ho. E probabilmente non avrei mai osato nemmeno pensarlo. Una Ferrari vincente la stessa domenica sia in F1 che nel Wec.
Impressionante.
Mai successo.
Storia. Storia vera. Una Ferrari che finalmente vince la sua prima 6 Ore (anche se non con la vettura ufficiale ma con quella “privata” di AF Corse) nel Wec con Kubica, Shwartzman e Ye. Il passato e il futuro delle corse. E ti vengono i brividi  a pensare al polacco e a quello che doveva essere in Ferrari e non è stato. Fino a oggi. Fino a un Kobayashi che come Piastri con la McLaren a Monza, non sapevi se con la sua Toyota si sarebbe arreso. Fino a due giri dal termine e un’escursione del giapponese che riappacifica le coronarie. Con un Mondiale che si riapre su tutta la linea, tra piloti (con Molina, Fuoco e Nielsen) e costruttori.
Forse come Beppe Viola, anch’io  vorrei avere 37° e 2 tutta la vita pur di avere la seconda di servizio di McEnroe.
37° e 2. La febbre che mi provoca la “Giallona” di AF Corse. Per quel senso di appartenenza che solo la Rossa può regalarti come una volta. Nel cuore di una notte di fine estate alle due del mattino.
La mia seconda di servizio ad Austin.
Quella che sarà per sempre, la mia Ferrari del lunedì.

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