Ferrari, sfida all’Ok Corral (e alla Fia)
Buona domenica.
Prima cosa che voglio dire: quella di Austin è una pista bellissima, degna di Spa e Suzuka.
In una botta di nostalgia, farò notare a me stesso che non a caso Kimi Raikkonen ha conquistato in Texas l’ultima vittoria in carriera.
Seconda cosa.
Gesù è morto. Marx è morto. E nemmeno la Fia si sente tanto bene.
Invidio chi, dal divano,ha capito tutto sul T-Tray di Red Bul, così come aveva capito tutto sulla ala posteriore McLaren. E aveva capito tutto sui 1000 km di teste gomme Mercedes una vita fa e anche sul motorone di Binotto in Ferrari.
Io che invece non capisco niente, penso da sempre (da sempre) che appartenga al Dna della F1 interpretare e sfruttare le zone grigie del regolamento tecnico. Che non mancano mai, intendo le zone grigie, proprio perché la materia è sofisticatissima.
O credete che Ross Brawn, un Genio assoluto, nella epoca d’oro Ferrari non brillasse in questo, cioè nello spingersi al limite della ricerca pur di far vincere la Rossa?
Dopo di che, c’è un arbitro. La Fia, appunto. Che deve stabilire un limite tra interpretazione geniale e imbroglio, trucco, bla bla bla.
Io non ho gli strumenti, intellettuali e pratici, per sostituirmi al giudice. Se McLaren o Red Bull hanno vinto frodando, vanno punite. La frode ovviamente deve essere dimostrata. Con prove solidissime.
Postilla sul tema: se io pensassi che la F1 è il wrestling, smetterei di occuparmene, perché non mi interessano spettacoli taroccati.
Infine, escludo che la Ferrari non vinca dal 2008 perché vittima di banditi. Se vi piace pensarla così, prego, fate pure. Ma con me non attacca.
A proposito di Ferrari. Nel sabato di Austin a me non è dispiaciuta. Riguardando la Sprint Race, non si può chiedere a Sainz di fare il valletto di Leclerc. Un po’ di sfida all’Ok Corral ci sta, a patto di non buttarsi fuori. E del resto Carletto lo sa e poi si sta preparando all’arrivo di Hamilton (che non è quello delle più recenti esibizioni in Mercedes, fidatevi).
Partendo dalla seconda fila, a occhio stasera i due Carli possono anche giocarsela e non solo tra loro.
Quanto a Verstappen, non pretendo di convincere nessuno. È un Grande, con la maiuscola. E stop.
Ma Norris ad Austin deve batterlo, se no…
Ps. Visto Marquez in Australia. L’opinionista cloggaro Roli ha avviato le pratiche per ottenere asilo politico in Madagascar. Da dove inesorabilmente continuerà ad inviare le sue deliranti corrispondenze😆.